Tra le righe affiorano le realtà complesse, nascoste, autentiche. Tra le righe la lettura diventa scoperta, fuga dalla banalità, ricerca di senso e di sé. Tralerighe è un marchio editoriale che nasce dalla lunga esperienza di un gruppo di professionisti dell'editoria e della comunicazione. Raccogliamo una sfida difficile: è ancora possibile fare editoria di qualità e di successo? Libri che arrivino a tutti senza facili cliché o emozioni a buon mercato? Noi ci crediamo e vogliamo dimostrarlo "a parole". Vogliamo lanciare nuovi talenti e riproporre autori consolidati, forti di una rete di relazioni costruita in anni di lavoro con case editrici di primaria importanza. Le diverse provenienze e competenze dei nostri editor ci hanno permesso di sviluppare tre diverse collane di narrativa italiana (Times), saggistica letteraria (Calibri) e manualistica tecnica (Futura) da affiancare ad altre due collane di narrativa straniera e saggistica socio-politica.

CATALOGO  PDF 

NEI PANNI DELL'ALTRO
Preti operai, terrorismo e manipolazioni. Il caso Aldo D'Ottavio

15/04/2024 — Alessandro Betta

  € 14,00   

 

Torino, anni Settanta. Quelli che sono passati alla Storia come “Anni di piombo†sono anche, e soprattutto, anni di acciaio e ghisa, le materie prime dell’industria metalmeccanica e automobilistica. Torino è la città della Fiat, una delle realtà industriali in cui lo scontro sindacale è più acceso. Da una parte un’azienda impostata sul modello fordista, sul primato organizzativo della catena di montaggio, sui ritmi di produzione cronometrati; dall’altra gli operai, ancora forti di una coscienza di classe, che rivendicano migliori condizioni di lavoro e spazi di democrazia in fabbrica. Sullo sfondo, e nelle pieghe della vita quotidiana, il terrorismo, l’ascesa (e poi il declino) delle Brigate Rosse, che trovano consenso e adepti anche nel mondo operaio. Una parabola di sangue che vede il suo culmine nell’omicidio di Aldo Moro e, poco dopo, del sindacalista Guido Rossa.

È questo lo scenario in cui si svolge la storia di Aldo D’Ottavio – classe 1943, prete operaio – raccontata in questo libro: di umili origini abruzzesi, D’Ottavio vive fin dall’inizio la sua vocazione come una scelta di condivisione reale con i più deboli, nello spirito del Concilio Vaticano II, lontano da ogni forma di paternalismo e da quello che lui stesso definisce “culturismo religiosoâ€. E la fabbrica rappresenta una possibilità concreta di “essere come loroâ€. Arrivato a Torino nel 1974, inizia come operaio in una piccola azienda e tre anni dopo viene assunto alla Fiat-Lancia di Chivasso. Nella grande fabbrica le lotte operaie lo coinvolgono e diventa delegato sindacale per la Fim-Cisl. Ancora nessuno sa che è un prete, non lo ha detto per non godere dei “privilegi†del ruolo.

Ma per l’azienda è un elemento scomodo. Al punto da giungere a manipolare alcune sue parole in difesa dei lavoratori per accusarlo di fiancheggiamento del terrorismo. Ne segue il licenziamento e una lunga vicenda sindacale e giudiziaria, in cui abbondano i colpi bassi ma anche la solidarietà nei confronti del sacerdote e del lavoratore. E se alla fine la presunta figura del “prete brigatista†si dimostrerà del tutto inconsistente, l’esito della vicenda conserva il retrogusto amaro dell’ingiustizia.

Raccontare questa vicenda quarant’anni dopo non significa solo ripristinare una verità storica – un tassello della grande Storia di quella stagione – ma anche capire, oggi più che mai, quanto il mettersi concretamente “nei panni dell’altro†possa davvero cambiare la Storia stessa.

Alessandro Betta, nato a Voghera nel 1992, è laureato in Lettere e Filologia moderna all’Università di Pavia, dove ha anche conseguito un master in Editoria, lavora da anni sugli scritti altrui come editor freelance. Nei panni dell’altro è la sua opera prima.

ISBN 9788899575489

Cercasi prof disperatamente
Proposte dalla cattedra e dai banchi per una scuola migliore

20/09/2023 — Paolo Quaglia

  € 10,00   

 

Insegnanti si nasce o si diventa? La domanda può sembrare banale ma sicuramente ognuno di noi se l’è posta almeno una volta percorrendo o ricordando, più o meno serenamente, il proprio iter scolastico o seguendo quello dei propri figli. Oppure trascorrendo buona parte della propria vita dietro una cattedra (meglio: di fronte a una classe – la prospettiva cambia). È il caso di Paolo Quaglia, professore in un liceo scientifico milanese, che alla fine del suo percorso lavorativo prova a tirare le fila e a trovare il senso profondo di una professione sempre meno “codificataâ€, al tempo stesso audace e paziente, celebrata e svilita.

Ripiego, casualità o vocazione: la scelta iniziale può avere diversi moventi. Ma una volta assunto il titolo per concorso, il resto della storia è tutto da scrivere. E la strada per diventare un “buon prof†è impegnativa, richiede fiducia, passione, responsabilità, capacità di ascolto e spirito critico (anche verso sé stessi). È una strada che si traccia giorno per giorno, usando al meglio gli strumenti del mestiere. In queste pagine troveremo infatti (anche) suggerimenti pratici su come correggere un compito in classe, svolgere un’interrogazione, stabilire criteri di valutazione equi, trasparenti e… reciproci (ebbene sì, anche gli insegnanti possono essere valutati!). Ma soprattutto scopriremo le implicazioni relazionali ed educative di un ruolo che si costruisce quotidianamente insieme ai propri studenti. E saranno proprio gli (ex) allievi a dare il giudizio più completo sul loro prof e sulla scuola, come accade nella seconda parte di questo libro.

Non siamo davanti a un saggio di pedagogia o di politica scolastica. Fedele al suo titolo, Cercasi prof disperatamente è un’esplorazione che «parte dalla scuola esistente e cerca di renderla migliore» – come scrive Gherardo Colombo nella prefazione – sulla base di un’esperienza concreta. Probabilmente il modo intellettualmente più onesto per ridare alla scuola stessa la centralità che le spetta.


Paolo Quaglia (1956), al suo attivo due saggi giovanili di letteratura italiana e quarantadue anni di insegnamento, di cui trentacinque al biennio del Liceo scientifico «A. Einstein» di Milano. In tutti questi anni ha fatto del lavoro del “prof†il suo principale oggetto di riflessione. Oltre a questo libro ha pubblicato Lettura a due voci dei Promessi Sposi (Libraccio Editore, 2020), scritto con Davide Borghi.

PREFAZIONE DI GHERARDO COLOMBO

Hanno contribuito a questo libro: Matteo Benusiglio, Davide Borghi, Francesco Bucciaglia, Martina Caruso, Rocco Cogliati, Serena Gagliardi, Carlo Greco

ISBN 9788899575472

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Sapessi com'e' strano
Tre anni dopo

08/03/2023 — Maurizio Tucci

  € 10,00   

 

"Come la vita che riprende con le sue dinamiche di sempre, con le sue accelerazioni e i suoi momenti di riflessione e stasi. La vita di tutti i giorni; forse banale, forse anche noiosa, ma ricca di quella quotidianità che ci è stata improvvisamente tolta e ora ci accorgiamo di quanto fosse preziosa".

Sono le parole del protagonista di uno dei racconti "ai tempi del Covid" che compongono questa raccolta. Ripubblicarla a tre anni dall’inizio del lockdown, integrata da alcune riflessioni sull’esperienza vissuta e su quello che si è sedimentato nella coscienza collettiva, non è un semplice amarcord, ma un tentativo di contribuire alla rappresentazione pubblica e privata di quel disorientante e drammatico periodo della nostra vita per impedirne la rimozione generalizzata e per combattere il bisogno cieco di una normalità immemore che non impara e non insegna nulla.

Maurizio Tucci. Giornalista, si occupa di comunicazione e ricerca sociale, collabora da vent'anni con il Corriere della Sera ed è fondatore e presidente dell'Associazione non-profit Laboratorio Adolescenza. E' autore di numerose pubblicazioni, saggi e opere di narrativa.

Prefazione di Fulvio Scaparro

Illustrazioni di Maria Munussi

ISBN 9788899575465

Damasco d'oro, damasco d'argento/ Gold and Silver Damascus

15/02/2023 — Vanna Ghiringhelli, Marco Briccola

  € 45,00   

 

"Avere queste armi a casa, sui nostri muri, sotto i nostri occhi, era come vedere concretamente tutto quello che avevamo studiato io e mio marito Mario, come rivivere i nostri viaggi avventurosi in Asia. Una sorta di distintivo che abbiamo sempre portato con orgoglio. Conservare i vari tipi di armi asiatiche ci dava l’impressione di salvare un mondo che tutti stavano dimenticando".Dalle parole di Vanna Ghiringhelli, raffinata collezionista e autrice di questo testo, si coglie tutto il suo senso: ben più che un catalogo ragionato di una preziosa collezione, "Damasco d'oro, damasco d'argento" è un atto di amore e di cura verso un patrimonio storico e culturale che rischia di perdersi. Un viaggio "sul filo di lama" che parte dalla Persia e arriva alle Filippine, passando per il subcontinente indiano e il sud-est asiatico (e non solo).

ISBN 9788899575458

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook4

Ti aspettavo da cent'anni

09/04/2022 — Anna Venturino

  € 14,00   

 

Lévis, Quebec, Canada, anno 1914. Un ragazzo e una ragazza corrono insieme nella foresta, è la loro fuga temporanea dalla dura vita quotidiana di immigrati italiani. Sono innamorati ma non se lo sono mai detto. Almeno fino a quel momento. Che sarà anche l’inizio del loro dramma.

Inizia così questo giallo-fantasy che si svolge nell’arco di un secolo. Si può dire che quasi tutti i personaggi di questa storia hanno cent’anni, anche se sono giovani uomini e donne che vivono all’inizio del ventesimo e del ventunesimo secolo. Gabrielle, la protagonista, che dopo la morte della madre, si traferisce con il fratello Matthew in Canada dal padre. Agata, la donna che li vuole morti ritenendoli responsabili della morte della sorella gemella Amelia, il cui spirito li tormenta. Xavier e Alex, due fratelli segnati da uno strisciante quanto misterioso conflitto. E Salvatore, bibliotecario di professione, al quale sono stati donati i poteri dello sciamano. Quando a scuola Gabrielle incontra Alex, bello, atletico e con capacità particolari, quasi “un uomo d’altri tempiâ€, il filo che si dipana nell’arco di questi cento anni comincerà a riannodarsi.

Ma c’è un altro filo rosso che corre – è il caso di dirlo – attraverso tutta questa vicenda ed è appunto quello della corsa. Gare reali fanno da sfondo a molti passaggi del libro, dalla maratona di New York alla gara dei diciannove chilometri con tremila scalini a Québec City. “Inseguendo†i personaggi e la storia, il lettore non potrà fare a meno di appassionarsi anche all’impeto liberatorio del correre.

Anna Venturino è nata nel 1972 e vive a Milano. Si occupa di sviluppo della persona in qualità di coach e ha una lunga esperienza nel supporto ai giovani con disagio familiare e sociale.

Da sempre appassionata di lettura e scrittura, nel 2019 ha dato vita a “Il Circolo di Minervaâ€, uno spazio di confronto culturale e di stimolo su tematiche di attualità, in particolare di geopolitica.

Ti aspettavo da cent’anni è il suo primo romanzo.

ISBN 9788899575441

Il Tanto / The Tanto
La tradizione del pugnale giapponese dalle origini al periodo Shinshinto / The tradition of Japanese dagger from its origin to the Shinshinto times.

16/12/2021 — Marco Quadri

  € 25,00   

 

Un breve manuale bilingue italiano-inglese su una lama, il tanto, che ha accompagnato la storia del Bushido. Molto amato dai samurai che da sempre l'hanno portato al fianco associato a katana o tachi, la sua storia viene evidenziata nel libro da tavole dedicate ad alcuni dei più famosi forgiatori dei vari periodi. Il proposito è di sapore prettamente tecnico. Per i meno esperti di termini nipponici sarà utile il glossario alla fine del libro.



A short handbook on a blade - the tanto - that always accompanied the history of Bushido. The evolution of the tanto, loved by samurai who worn it with tachi or katana, is highlighted by drawings from the main Japanese swordsmiths. The aim is technical and a glossary will help those who are less expert with Japanese terms.

Marco Quadri (Togishi), studente del Maestro Mishina Kenji, in Giappone, dal 1993. Nel 2006 ha ottenuto lo status di politore indipendente. Lavora per collezionisti nazionali ed esteri e per importanti musei italiani. Vive e lavora a Bologna.


Marco Quadri (Togishi), student of Mishina Kenji Sensei has been studying in Japan since 1993 and in 2006 became an independent polisher. C.V. that includes national and foreign collectors as well as the most renowned Italian Museums. He lives and works in Bologna.

ISBN 9788899575434

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Fuori dalla media

27/11/2021 — AA.VV.

  € 13,00   

 

Fuori dalla media è la storia della Civica Scuola Media Alessandro Manzoni, una piccola scuola del centro di Milano, che va dagli anni Settanta del Novecento fino al 2019. Il racconto è fatto a più voci da alcuni dei suoi protagonisti: insegnanti, studenti e genitori. Come tessere di un mosaico, le loro narrazioni e memorie offrono un’immagine unitaria che ci parla di passione per l’insegnamento, di relazioni, di progetti educativi, della voglia di scoprire e di sperimentare che hanno coinvolto tutta la comunità scolastica. A due anni dalla sua chiusura, ben lontani dal voler fare una “operazione nostalgiaâ€, gli autori hanno deciso di far conoscere la storia di questa scuola particolare, convinti che possa dire ancora molto in questi tempi inquieti.

Il libro è scritto da alcuni docenti della Civica Scuola Media Alessandro Manzoni di Milano con contributi di ex alunni e genitori.

Dalla prefazione di Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia dell'Università Bicocca di Milano : "Questo libro è un campionario di oggetti che ci spinge ad altri oggetti, alle nostre cose che punteggiano e accompagnano i nostri rapporti educativi. Una scuola che spinge ad aprire altre scuole, altre Manzoni, altri esperimenti per rinnovare finalmente il bene comune dell’educazione".

ISBN 9788899575427

Un bel respiro

12/11/2021 — Rita de Caroli

  € 12,50   

 

Un bel respiro è un racconto biografico che tocca le tappe della crescita professionale e personale di Rita de Caroli, che in quarant’anni di carriera come fisioterapista ha tenuto aperti occhi e cuore, e con curiosità si è messa in gioco per continuare a crescere. Dall’approccio più tradizionale seguito all’Istituto Geriatrico Redaelli, passando per il metodo Bertelé, l'autrice si è rivolta a grandi Maestri e con loro ha approfondito e fatto proprie altre discipline (Mindfulness, Costellazioni Familiari, Bioenergetica, Counseling), integrandole e mettendole a disposizione nella sua quotidiana attività di cura dei pazienti. L’obiettivo è aiutarli ad acquisire una buona postura attraverso esercizi a livello sia fisico che emozionale, allo scopo di far emergere l’unicità della persona.
Il libro offre una selezione di esercizi per aiutare il corpo a stare meglio con spiegazioni puntuali e di facile ripetizione. Ed è anche ricco di citazioni letterarie, a partire da una meravigliosa poesia di Eduardo. Perché le parole cuciono il filo del nostra storia.

Un po’ milanese, un po’ napoletana, Rita de Caroli è fisioterapista e counselor. La perseveranza nel guardare sempre al suo obiettivo di vita, e cioè stare in relazione con gli altri in ascolto, accoglienza e neutralità di giudizio, l’ha portata a essere appassionata e curiosa alla scuola della vita. Il suo percorso umano e professionale è segnato da un filo che integra metodi ed esperienze con diverse sfaccettature e una matrice comune, quella di una relazione profonda col paziente/cliente, alla ricerca di un benessere di corpo, cuore e mente.

ISBN 9788899575410

Dante (quasi) umanista

24/05/2021 — Vittore Vezzoli

  € 14,00   

 

Dante indulgente con i lussuriosi, collocati alla periferia dell’abisso infernale, ed empatico verso gli amanti per antonomasia, Paolo e Francesca. Dante che non nasconde i suoi giovanili trascorsi sodomiti e addirittura fa outing. Dante che aderisce all’eresia catara, seppure declinata in modi diversi nel corso della sua vita. E soprattutto Dante come “doppio†di Ulisse, spinto sì a “seguir virtute e canoscenza†ma in virtù dell’umana “semenzaâ€, il peccato nascosto, una hybris che tornerà alla fine del viaggio con intercessione di san Bernardo e qualche funambolismo teologico.

Basta questo per parlare di una “modernità†di Dante? Non esageriamo. Questo saggio non perde mai di vista il contesto storico e culturale e il “groviglio, tutto medievale, di dogmi ed eresie†in cui il Poeta si muove. Tuttavia ce ne dà un’immagine per molti versi eterodossa, partendo con rigore dai suoi stessi versi e percorrendo un itinerario che tocca molte delle grandi questioni che animeranno i secoli successivi, fino ai giorni nostri.

Questo libro è l’erede dichiarato del precedente saggio di Vezzoli, Dante, sesso ed eresie, in parte riproposto in queste pagine con revisioni e ampliamenti. Ma si arricchisce di una parte radicalmente innovativa, incentrata sulle figure della Commedia ‒ Francesca, Brunetto e Ulisse ‒ che più mettono in luce un pensiero (e un travaglio) di Dante nel quale si possono intravedere i primi segni dell’umanesimo prossimo venturo.

Vittore Vezzoli

Milanese, classe 1932, una vita dedicata alla partecipazione sociale e all’attività culturale. Dopo una giovanile attività sindacale si è occupato di relazioni pubbliche e successivamente ha tenuto corsi di retorica a dirigenti aziendali, con la speranza d’insegnar loro a scrivere in modo chiaro ed efficace. Attualmente è presidente dell’associazione culturale Rossosispera. Da lungo tempo studioso di Dante e delle sue opere, è al suo secondo titolo pubblicato con Tralerighe, dopo Dante, sesso ed eresie.

ISBN 9788899575403

il grande eremo

19/04/2021 — Cristiana Vai / Alberto Casiraghy

  € 14,00   

 

Perché

Ho cominciato a scrivere questo piccolo libro il primo giorno di primavera duemilaventi. Già molto era accaduto in questi nuovi tempi di contagio, tuttavia non avevo avuto ispirazioni. Tutto era gelido, fuori e dentro. Qualcosa cambiò quando la mia mente andò a mio nonno Vittorio, classe 1889, che fece la prima guerra mondiale e non prese mai la tessera del partito fascista per un principio di libertà non negoziabile. Rividi lui che rinunciava così a lavorare e a essere parte del regime per oltre dieci anni della sua vita. Ebbi un senso di accensione rispetto al mio presente nel pensarlo. Sentii la sua “reclusione†volontaria e necessaria e il suo senso di incertezza come diversi ma al contempo simili per certi aspetti al mio stato. Fu uno spunto forse dettato dal desiderio di non percepirsi soli nella battaglia, qualunque sia il nemico, non solo nello spazio ma anche nel tempo. Era intanto passato un mese esatto dal mio ritorno dall’eremo di Camaldoli, il posto più straordinario che abbia mai conosciuto, e vivevo su una terra improvvisamente trasformata in un grande eremo.

Nacque così, dall’unione di ricordi apparentemente poco legati fra loro, il desiderio profondo di celebrare le vittime dell’eccidio al quale stavo assistendo. Uomini e donne lasciati andare senza sepoltura, l’atto per me più indispensabile nella vita di una persona. Uscivano dalla pietà collettiva ed entravano nelle statistiche: il numero di decessi giornalieri, alcune centinaia in più rispetto al giorno prima. Non era passato giorno da quando questa tragedia era cominciata senza che li pensassi. A loro e alle loro famiglie va questo librino scaturito come da una sorgente di vicinanza verso “amati sconosciutiâ€.

In tempi di virus, come in tempi di guerra. Così, questa meditazione poetica si conclude il venticinque aprile, il giorno della liberazione, come simbolo di rinascita, lasciando alla storia tutte le altre considerazioni. Perché tutto questo possa contribuire a ricordarci che siamo Umanità e che il senso di fratellanza che, oggi come allora, sentiamo è il legame che soggiace alla nostra presenza sulla terra. Dovremo ripensare il mondo e dovrà essere più giusto per onorare chi non ci sarà, chi sarà troppo debole per decidere e chi, ancora giovane per essere interpellato, dovrà affidarsi.

Cristiana Vai

Con le illustrazioni di Alberto Casiraghy / Tiratura limitata e numerata

ISBN 9788899575397

METAMORFOSI DI UN DELITTO
Strage di Erba, errori giudiziari e verità nascoste. Spunti dal processo ad Azouz Marzouk

17/11/2020 — Stefania Panza

  € 14,00   

 

"C'erano una volta Rosa e Olindo. Una coppia quasi banale, seppure perfettamente complementare, che viveva in un'anonima cittadina della Brianza". È l'incipit di questa storia. Un incipit già sentito, ripetuto per anni in diversi modi dagli addetti ai lavori e dai media. Perfetto per la fabula che segue, quella che tutti conoscono, quella che racconta una notte di ordinaria follia in cui due persone incolori si trasformano in assassini spietati. Una storia "certificata" da una sentenza della Cassazione: tre gradi di giudizio confermano che gli autori della famigerata strage di Erba sono proprio loro, Rosa Bazzi e Olindo Romano. Eppure.

Eppure osservando da vicino tutta la vicenda e la sua ricostruzione giudiziaria e mediatica è difficile non aprire la porta al dubbio. Basta andare oltre la narrazione bidimensionale cui siamo stati abituati e guardarne i lati nascosti, scomponendola e ricostruendola – proprio come un cubo di Rubik.

È quello che Metamorfosi di un delitto cerca di fare partendo da un elemento che, nell'enormità della circostanza, potrebbe sembrare accessorio: il processo ad Azouz Marzouk – marito e padre di due delle vittime – per calunnia nei confronti di Rosa e Olindo, i quali, secondo lo stesso Azouz, si sarebbero "autocalunniati" confessando una strage che non hanno commesso. Basterebbe questo per sancire il paradosso. Ma è un paradosso tragico, che il libro vuole denunciare mostrando in modo scientifico la fragilità dei tre elementi su cui si fonda la sentenza di condanna: la prova di un DNA "fantasma", la controversa testimonianza di un sopravvissuto e, appunto, una "confessione" che fa acqua da più parti.

Ma Stefania Panza non si accontenta di questo: col contributo di chi ha lavorato sul caso – a cominciare da Luca D'Auria che firma una coraggiosa appendice – si spinge a ipotizzare un modo nuovo, più razionale e "algoritmico", di giungere a una verità giudiziaria. E portare un piccolo mattone al cantiere della Giustizia umana.

Stefania Panza, nella sua carriera di giornalista, ha seguito da vicino molte vicende di cronaca nera e giudiziaria. Attualmente analista forense, con diversi corsi di specializzazione e alta formazione in ambito investigativo, psicologico e medico-legale, si occupa da dodici anni della strage di Erba e dei suoi molti risvolti critici. Sull'argomento ha già pubblicato Una strage imperfetta. Erba, analisi di un delitto.

Con una lettera autografa di Olindo Romano

ISBN 9788899575380

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook25

The Invisible World of the Kris
A compendium

14/11/2020 — Vanna Ghiringhelli

  € 40,00   

 

This book is dedicated to oplology lovers, avid collectors, and to all those persons fond of arms and weapons. At the same time, this is an essay dedicated to any enthusiast interested in in-depth investigation of the complex and peculiar world of the kris: this dagger typical of the Indo-Malay area cannot be considered just as a weapon in itself but also a unique object rich in deep symbolisms that led to its recognition as a Unesco Intangible Cultural Heritage in 2005.

Un libro dedicato agli amanti dell’oplologia, del collezionismo, delle armi in generale. Ma allo stesso tempo un saggio che potrebbe essere rivolto a qualunque curioso del settore che voglia approfondire il complesso mondo del kris: questa daga tipica del mondo indo-malese non è infatti una semplice arma ma un oggetto peculiare e denso di profondi simbolismi al punto da essere stato dichiarato dall’Unesco nel 2005 patrimonio dell’umanità.

Vanna Scolari Ghiringhelli, collezionista ed esperta di armi orientali, in particolare di kris, è autrice di vari articoli per le riviste Coltelli (CAFF. Editrice) e Milites (Marvia Edizioni) e di altri tre libri sullo stesso argomento: The Invincible Krises - Kris gli Invincibili (BEMA Editrice), The Invincible Krises 2 (Saviolo Editore) e Kris Hilts. Masterpieces of South-East Asia (5 Continents Editions). È stata segretaria della Sezione lombarda dell’Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente e docente di lingua hindi presso lo stesso Istituto e l'Università degli Studi di Milano.

ENGLISH / ITALIANO

More than 100 photographs and illustrations / Più di 100 foto e illustrazioni

ISBN 9788899575373

Indietro tutta
Navigando verso la scuola di domani

01/12/2019 — Francesco Dell'Oro

  € 13,00   

 

Chi ha già letto o conosciuto Francesco Dell’Oro sa che in tema di scuola (e dintorni) la sua voce canta spesso fuori dal coro, forte di un apparato dialettico che maneggia con abilità sia la provocazione che la maieutica. Ciò nonostante, per ragionare della scuola di domani, un titolo come Indietro tutta appare sibillino, quasi un ossimoro. Ci prospetta una scuola-Titanic che deve invertire la rotta per non colare a picco urtando l’iceberg della contemporaneità? Tranquilli, lo scenario non è così catastrofico né la manovra da compiere così disperata. Tuttavia è sempre più necessario – ci dice Dell’Oro – usare i comandi con sensibilità e lungimiranza, sapendo che la rotta già tracciata può dare qualche indicazione su quella ancora da tracciare. E soprattutto imparando, quando occorre, a mettere le macchine “indietro tuttaâ€. A rallentare, appunto. Senza voler essere un manuale di navigazione nella scuola del terzo millennio, questo libro ne studia sia le correnti favorevoli che le secche. A cominciare dai DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), un prezioso approccio conoscitivo e didattico che può trasformarsi in diagnosi “totalitaria†ignara dei diversi, naturali tempi di crescita degli studenti. O i criteri di valutazione, spesso ridotti a ridicole e mortificanti misurazioni decimali. O ancora, la necessità di un orientamento scolastico autentico, né punitivo né compiacente. Come sempre ce n’è per tutti: per i genitori “badanti†che si sostituiscono ai figli e per gli insegnanti nostalgici di una predella ma privi di autorevolezza ed empatia. E anche – perché non sembri una difesa della categoria – per i cosiddetti esperti “mordi e fuggi†chiamati spesso al “pronto interventoâ€. Ma Indietro tutta è una storia “di vita vissuta†a cui non manca il lieto fine: in un’aula “socraticaâ€, dialogante, che ci ricorda che l’insegnamento non è l’arte di trasmettere informazioni ma di far nascere il desiderio di imparare.

Francesco Dell’Oro, per molti anni responsabile del Servizio di Orientamento scolastico del Comune di Milano, è un profondo conoscitore dell’universo scuola. Come consulente e formatore raccoglie ancora oggi le voci e le esperienze degli adolescenti e delle loro famiglie. Collabora su questi temi con il Corriere della Sera ed è autore di diversi saggi. Con Tralerighe ha pubblicato nel 2017 Tutta un’altra classe.

«Sono questi episodi che ravvivano la speranza che, prima o poi, la scuola italiana possa davvero cambiare, liberandosi da quella gabbia dorata, apparentemente perfetta ma immodificabile. Terribilmente vincolata a materie e programmi obsoleti, a noiose lezioni ex cathedra e a valutazioni improponibili. Con situazioni di insegnamento/apprendimento assurde, lontanissime da un contesto coinvolgente e di ricerca. Una gabbia dorata insensata. Alle condizioni attuali, difficile da modificare».

ISBN 9788899575335

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook7

La voce degli specchi

04/11/2019 — Alberto Casiraghy, Ernesto Ponziani

  € 14,00   

 

Aforismi o poesie? Scegli tu da dove iniziare e poi… capovolgi il punto di vista. Aforismi, poesie e immagini dialogano in un libro dai molteplici accessi. In senso letterario e... letterale. Il libro infatti ha due "prime" di copertina e può essere letto nei due versi, partendo dagli aforismi o dalle poesie, fino alla parte centrale in cui i due “generi†si fondono ribaltando il libro.


Tutto il testo è poi disseminato delle illustrazioni metafisiche di Casiraghy.

Alberto Casiraghi, in arte Casiraghy (“un piccolo vezzoâ€, dice lui), è poeta, autore di aforismi, pittore, incisore e fondatore della casa editrice Pulcinoelefante, famosa per i suoi libri a tiratura limitata stampati con caratteri mobili e corredati di incisioni o acquerelli.


Ernesto Ponziani: agricoltore di professione, ama definirsi coltivatore di patate e di parole. Ha già pubblicato tre raccolte di poesie e nel 2016 ha vinto il premio Poesie del lavoro del Comune di Milano.

Qual è il tasto da premere


Datemi una medicina

un rimedio

per questo Mal di mancanza

Mal di superficie

Mal di eccedenza

per questo male che non sento

per questo bene che manca

datemi un rimedio

del denaro

o un cervello grigio e filigranato

che io possa usare

perché quello che avevo,

sibilando,

mi ha abbandonato

come si abbandona una moglie

noiosa e grassa. Come

se fossi scivolato in basso

nella classifica

degli aventi diritto.

ISBN 9788899575328

Il segreto del Naviglio Grande
Gigi Pedroli, una storia milanese

20/09/2019 — Pietro Ichino

  € 14,00   

 

Una metropoli in fermento, capace di attrarre persone e capitali, ricca di passato ma proiettata verso il futuro: è Milano oggi, ma lo era allo stesso modo un secolo fa. Due famiglie - i Pedroli e i Corsini - vi giungono in cerca di speranze. Cattolici gli uni, socialisti gli altri. I primi se la cavano in modo un po' rocambolesco, gli altri trovano subito il lavoro regolare e un welfare d'avanguardia. Dall'amore contrastato tra due dei loro giovanissimi figli nasce Gigi, un bimbo destinato a rimanere orfano prestissimo. Ma sarà Milano a prendere quel bambino per mano, educarlo, dargli un lavoro, scoprirne il talento.

Classe 1932, Gigi Pedroli con Milano ha condiviso tutto, le fatiche e i successi: dalle paure della guerra alle speranze del boom economico, dalla grandeur patinata degli anni Ottanta fino alla città del Terzo Millennio. Negli ultimi quarant'anni lo ha fatto vivendo e lavorando nel quartiere dei Navigli, attingendo al suo secolare intreccio di tradizioni popolari e di cultura artistica e artigiana. Qui il suo percorso di grafico – "creativo" ante litteram – sfocia nella pittura e nell'incisione. Qui nascono le sue acqueforti e i personaggi della sua umanità quotidiana raffigurati nella loro quieta e normale deformità. Qui Pedroli dà forme e materie diverse al suo genio visionario e a tratti profetico. Qui esprime con la musica e le canzoni in milanese la sua ironia benevola verso il genere umano, il suo affetto riconoscente per questa città e il suo ottimismo indomabile. E qui ha incontrato Pietro Ichino, al quale, sotto la vite canadese dell'Alzaia del Naviglio Grande 66, ha raccontato la sua vita, parabola felice di una pòlis capace di accogliere chi la sceglie.

Guido Piovene, celebre milanese d'adozione, diceva che "per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro, non guardarla come un'opera d’arte". È tuffandosi nel Naviglio Grande che Gigi Pedroli ha scoperto il cuore della città. E da lì ce la restituisce ogni giorno nelle molte forme della sua arte.

Pietro Ichino, milanese per origine e per passione. A Milano è nato (nel 1949) ed è cresciuto, si è laureato in giurisprudenza e dal 1975 esercita la professione di avvocato giuslavorista. Ha lavorato per dieci anni alla Camera del Lavoro e dal 1991 è professore ordinario di Diritto del lavoro all'Università Statale. Giornalista pubblicista dal 1970, è stato editorialista del Corriere della Sera dal 1997 al 2008. È stato inoltre deputato dal 1979 al 1983 e senatore dal 2008 al 2018.

Negli anni Ottanta ha ricoperto la carica di amministratore della Cooperativa Centro Storico, che, in una delle sue operazioni di recupero edilizio, ha acquisito e ceduto gratuitamente al Comune di Milano l'antico edificio in cui ha sede il Centro dell'Incisione fondato da Gigi e Gabriella Pedroli, ottenendo che questo insediamento venisse conservato e protetto.

Ha raccontato la storia della sua famiglia e della sua vita nel libro La casa nella pineta (Giunti, 2018).

ISBN 9788899575311

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook3

Vedi la bambina al centro

30/05/2019 — Angela Lanzi

  € 13,00   

 

Nature or nurture? Che cosa fa di noi quello che siamo? È già tutto scritto nei geni o in qualche tipo di firmamento (teologico o astrologico, secondo i gusti), o siamo il risultato del lavorio sottile e inesorabile del mondo? Come tutte le domande “impossibili†anche questa di solito finisce per accendere dibattiti interminabili o per spegnersi in banalità telegrafiche. Questo libro tenta di percorrere una terza via per trovare una risposta, o per escluderla definitivamente, e lo fa nell’unico modo plausibile e onesto: il racconto di sé.
Vedi la bambina al centro è la storia, narrata in prima persona, di una bambina e del suo viaggio di settanta chilometri, dalla “bassa†cremonese a Milano, e di settant’anni, dal dopoguerra a oggi. Ultima di otto fratelli, un’infanzia contadina e selvaggia, un’adolescenza «doverista» e guerriera, poi la sfida di Milano, terra promessa (e mantenuta) che porta altre relazioni e aspettative, un nuovo mondo che prova tenacemente, e a volte dolorosamente, a convivere col vecchio. Sotto lo sguardo acuto, benevolo ma non compiacente, di Angela Lanzi – «pubblicitaria, parola che nulla racconta di chi o cosa sono diventata» – passano i rapporti familiari, le convenzioni sociali, la politica, la religione, l’amicizia e l’amore nelle sue varie declinazioni.
Ma al di là dei luoghi e dei visi che compongono la sua storia personale, questo è soprattutto un diario pubblico e collettivo, una parabola del desiderio che anima e inquieta tutti coloro che pensano la vita come «l’arte dell’incontro» e un continuo tentativo di comporre e pacificare le proprie diverse identità.

Angela Lanzi, ex ragazza di campagna, ha navigato per il mondo senza trovare porti chiusi. Ha studiato lingue e letterature straniere a Milano, Parigi e Londra. Per amore della parola e delle immagini ha scelto di lavorare con i libri, poi ha avuto una lunga esperienza in marketing e pubblicità, quindi è approdata con grande divertimento all’editoria multimediale, muovendosi tra Milano e Seattle. Il suo cuore batte fanaticamente per Milano, città-mondo che le ha dato tutto: cultura, amici, lavoro, ideali, solidarietà. Una bella vita.

«È stata vita a tutto tondo, mente e corpo, anima e cuore, verità e mito, conquiste e passi falsi, non si rinnega nulla, tutto è compreso. Ma era vita autentica nel momento più creativo della nostra vita, sulla soglia delle scelte fondanti fatte con ragione e sentimento. Per costruire qui e ora un percorso che resista ai terremoti, al flusso dei cambiamenti, al logorio dei sentimenti. E al nostro passare, lasciando dietro qualcosa di buono per chi viene dopo».

ISBN 9788899575304

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

La grande alluvione

13/03/2019 — Andrea Bertagni

  € 12,50   

 

Milano, 2037, un giorno lavorativo come tanti. Cece, giovane pubblicitario, è nell’ascensore di un grattacielo della città, sta parlando al telefono con sua moglie. All’improvviso la cabina ha un sussulto, si ferma e un attimo dopo inizia a precipitare. Terrore. Ma non si schianta, ammara. Il palazzo si sta riempiendo d’acqua, sempre di più. Quando Cece riesce a uscire dall’abitacolo lo accoglie una scena di devastazione: un’onda gigantesca ha spazzato l’intero edificio. E non solo. Tutta Milano è sott’acqua, per diverse decine di metri. Inizia così questa storia di morte e di rinascita. Un’inondazione di dimensioni apocalittiche cancella la città e i suoi abitanti. Non tutti, però. Si salvano soprattutto i cittadini immigrati – nordafricani e cinesi – che nella Milano segregazionista degli anni ’30 del XXI secolo sono confinati nei nuovi ghetti, i tunnel della vecchia metropolitana resi stagni. Sono loro a dare vita alla nuova Mila’ hàn, una città che deve affrontare la drammatica sfida dell’integrazione, dove gli «Anteriori » (i cittadini autoctoni) non accettano di perdere gli antichi privilegi. Tra salvataggi disperati e nuove arche, spietatezza e solidarietà, cinismo e passione, violenza tribale e tentativi di ricostruire una società più giusta e tollerante, La grande alluvione ci porta – con un avvincente intreccio che si muove avanti e indietro lungo un arco di tredici anni – in un medioevo prossimo venturo a tinte forti di cui qualcuno già oggi potrebbe intravedere i presagi.

Andrea Bertagni, classe 1978, giornalista,
lavora per il Caffè, settimanale di
attualità, politica e cultura della Svizzera
italiana. Nel 2015 esordisce nella narrativa
con Una montagna d’oro a cui segue
nel 2018 La bambina nel bosco, entrambi
pubblicati con editori svizzeri. Questo è il
suo primo romanzo con Tralerighe.
www.andreabertagni.com

"Fuori il freddo è pungente, come tutti gli inverni a Milano, anche se l’aria, da un po’ di anni a questa parte, sembra più pulita. In realtà è tutta la città a essere cambiata, a cominciare dal suo nome, Mila’ hàn, scelto da nordafricani e cinesi, i nuovi abitanti di Milano".

ISBN 9788899575281

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

Buongiorno mondo!

14/12/2018 — Mirko Frigerio

  € 12,00   

 

ISBN 9788899575298

La casa dei colibrì e altri racconti

07/04/2018 — Daria Razzani

  € 12,00   

 

ISBN 9788899575274

Omissis 01
La vera storia di Rosa Amato. Camorrista per vendetta, pentita per amore

01/03/2018 — Fabrizio Capecelatro

  € 13,00   

 

La vita di Rosa Amato, studentessa di giurisprudenza che voleva diventare avvocato, è cambiata in una notte. Il 19 marzo 1999 suo fratello Carlo, appena ventunenne, viene ucciso durante una rissa in discoteca, a Santa Maria Capua Vetere. I responsabili di quell’omicidio non sono mai stati individuati: nessun testimone, nemmeno i suoi amici, sono disposti a raccontare. Tutti hanno paura dei “Casalesiâ€. L’unica certezza, infatti, è che in quella discoteca c’era anche il figlio di Francesco Schiavone, “Sandokanâ€, il capo assoluto del clan dei Casalesi. La famiglia di Rosa cerca giustizia, inutilmente. E quando la giustizia latita, resta spazio solo per la rassegnazione. O per la vendetta. È così che gli Amato decidono di giocare sullo stesso terreno. Con l’obiettivo di contrastare una delle più potenti organizzazioni criminali del mondo nasce il clan Amato. E da quel momento Rosa diventa una camorrista. L’organizzazione cresce, diventa sempre più forte e temuta. Ma nel 2009 scattano gli arresti: prima il padre, poi Rosa e sua madre. Trasferita da un carcere all’altro, allontanata dalla figlia di pochi anni, Rosa rivede con dolore e lucidità la sua storia e le sue scelte. E alla fine decide di collaborare con la giustizia. Quella di Rosa Amato è una storia di omertà. Dell’omertà che uccide più delle pistole. È una storia di violenza, di inutile violenza. Di una violenza che ha generato soltanto altra violenza. È una storia che dimostra come la criminalità organizzata possa entrare, da un momento all’altro, nella vita di ciascuno e cambiarla, fino a distruggerla.

ISBN 9788899575267

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Mota bastarda
La notte che ha cambiato Livorno

20/10/2017 — Pardo Fornaciari

  € 10,00   

 

ISBN 9788899575144

Tutta un'altra classe
Alla ricerca di una scuola alla rovescia

10/04/2017 — Francesco Dell'Oro

  € 14,00   

 

"Tutta un'altra classe" è un libro che parla di crisi della scuola, ma anche di speranza. Degli insegnanti «che fanno danni» ma anche di quelli «baciati dalle stelle», che verranno ricordati per tutta la vita. Insegnanti e presidi, genitori e studenti: questo è un libro che non risparmia nessuno e coinvolge tutti. «Questo mese si sta rivelando davvero pesante, alcune volte mi viene voglia di mollare tutto e avere la possibilità di cominciare da capo». «Una cara amica mi ha detto di stare tranquilla: ancora due o tre anni di apnea e poi torneremo a respirare. Un’altra pontifica che con qualche calcio nel sedere in più si stabiliscono meglio doveri e poteri. Ascolto tutti, ma io non so più cosa fare». Sono le voci di una adolescente e di una madre. Due delle tante di studenti e genitori che in questo libro esprimono il disorientamento e la rabbia per una scuola con cui non riescono a comunicare, che appare loro come una logorante corsa a ostacoli. Una scuola che, cinquant’anni dopo Lettera a una professoressa, sembra ancora «un ospedale che cura i sani e respinge gli ammalati». Lo dicono molte delle storie raccolte in queste pagine. Storie di ragazzi e di famiglie – spesso sull’orlo della crisi di nervi – che lanciano messaggi di aiuto e, a volte, di speranza. Perché Tutta un’altra classe è un libro che parla di crisi della scuola, ma anche di speranza. Degli insegnanti «che fanno danni» ma anche di quelli «baciati dalle stelle», che verranno ricordati per tutta la vita. Di genitori smarriti e apprensivi, ma anche dotati di intuito e lungimiranza. Di adolescenti “difficili”, persi in mondi paralleli a cui gli adulti non sanno accedere, ma capaci di sorprenderci con l’originalità del loro sguardo.

Francesco Dell’Oro, per molti anni responsabile del Servizio di Orientamento scolastico del Comune di Milano, è un profondo conoscitore dell’universo scuola. Come consulente e formatore raccoglie ancora oggi le voci e le esperienze degli adolescenti e delle loro famiglie. Collabora su questi temi con il Corriere della Sera ed è autore di saggi pubblicati con Urra (Feltrinelli).

ISBN 9788899575113

L'uomo si è seduto con le mani sulle orecchie

20/03/2017 — Riccardo Zippo

  € 12,00   

 

ISBN 9788899575106

E non hai visto ancora niente

05/10/2016 — Emanuela Nava

  € 12,50   

 

La forza della sfida e la promessa di un viaggio verso la consapevolezza. Una storia per giovani adulti.C’è un ponte, già di per sé una delle metafore più solide. C’è il baratro, la paura da vincere, il desiderio del nuovo. Se poi prendi un ragazzo che fa del ponte la sua sfida quotidiana, il gioco è fatto. Ma raccontare E non hai visto ancora niente solo con queste parole significherebbe imbrigliarlo e, in fondo, impoverirlo. Così come considerare la forza vitale e inquieta di Mino solo come adolescenza. Diffi cile classificare questa storia e il suo protagonista, Mino, un ragazzo che vive con la nonna e trascorre la sua estate su un ponte – sospeso su un fiume per più di duecento metri – col quale ha una familiarità particolare. Ha una sfida da affrontare: attraversarlo camminando come un funambolo sul parapetto. E ha un desiderio: farne il luogo d’incontro con una ragazza. Lo guidano le voci della luna e una rabbia generata da qualcosa che non riesce a capire. Sarà necessario affrontarla e arrivare alle origini del mistero che porta con sé per giungere “dall’altra parte”, qualunque essa sia. In questo romanzo c’è ben altro che una parabola esistenziale. C’è la materia dell’acciaio e dei sogni, la potenza e la poesia della natura e delle sue leggi, ci sono personaggi eccentrici e a loro modo risolutivi. E, sopra tutto, c’è la sfida muscolare e sensibile, la scoperta del dolore e della passione di un ragazzo che si affaccia alla vita adulta.

Emanuela Nava è nata, vive e lavora a Milano. Affermata scrittrice per l’infanzia – ha pubblicato tra gli altri con Salani, Giunti e Piemme –, è stata sceneggiatrice tv e ha collaborato a lungo con l’equipe di L’albero azzurro, il programma tv della Rai per i più piccoli. Nei suoi ultimi romanzi, tra cui E non hai visto ancora niente, ha scelto di rivolgersi a una fascia di lettori più grandi.

ISBN 9788899575090

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook4

Fare o non fare
Non esiste provare. Cosa e perché stampare in 3D. Ediz. multilingue

31/08/2016 — Marinella Levi

  € 29,00   

 

30 oggetti di uso quotidiano pronti da realizzare. Se ne parla molto e se ne sa poco. Chi pensa che la stampa 3D sia solo un divertente giochino iper-tecnologico non sa che questa tecnologia sta entrando pesantemente nella produzione e quindi nelle nostre vite quotidiane. Non per creare gadget, ma oggetti di uso comune, utensili, mobili, automobili, case. Una rivoluzione industriale ed economica che sposta la frontiera della produzione in serie, on-demand e anche “home-made”. Perché la stampante 3D diventerà a breve anche un apparecchio domestico, come il pc e il cellulare.Questo libro nasce nel più avanzato centro di ricerca italiano del settore, il +LAB del Politecnico di Milano. Il suo obiettivo è portare la stampa 3D nelle nostre case, nei nostri uffici, nei nostri laboratori. Innanzitutto spiegando che cos’è, come funziona e a cosa serve. Concretamente. Questo non è uno dei tanti manuali teorici sulla stampa 3D, ma una raccolta di progetti reali, realizzati e realizzabili. 30 schede pratiche dedicate agli oggetti più vari e comuni – dagli strumenti musicali agli attrezzi da cucina, dai giunti per scaffali ai presidi sanitari – che chiunque potrà realizzare (in casa o in uno dei tanti fab lab) scaricando direttamente i file di stampa 3D.

E’ professore ordinario presso il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano. è responsabile di +LAB, laboratorio all’interno dello stesso Dipartimento che si propone di diffondere la cultura della stampa 3D a livello scientifico, tecnologico e sociale. è coautrice di 15 brevetti, oltre 150 pubblicazioni su riviste e 6 monografie che studiano e valorizzano l’importanza del rapporto tra materiali, tecnologie, design e prodotti.

ISBN 9788899575045

Che m'importa che tu faccia la brava

13/06/2016 — Morena Rossi

  € 14,00   

 

Il viaggio erotico-sentimentale nella vita di una donna e dei molti sé che la intrecciano agli altri.“Eros” e “parola”: se non rischiasse di ingessarne lo scorrere vivace e irriverente, si potrebbe dire che sono i due tòpoi di questa storia, le due colonne su cui poggia l’architrave di tutte le relazioni che la attraversano. Ma il rapporto tra i due, si sa, è tutt’altro che facile: anzi, spesso controverso, banalizzato o semplicemente ignorato. Giorgia, la protagonista, lo apprende con gli anni, le conquiste e le delusioni. Alla soglia dei quarant’anni comincia a chiedersi cosa l’abbia portata a essere quella che è in fatto di sesso e amore. Una gravidanza inaspettata innesca la macchina dei ricordi e dà forma e senso al passato per arrivare a comprendere il suo presente e la parte libera di sé, resistente a ogni impatto della vita. Uomini, amicizie e una presenza costante, un misterioso io narrante che racconta le vicende che l’hanno vista crescere, fra grasse risate e magre consolazioni, in una bulimia delle emozioni che da sempre la pervade. Un apprendistato di donna attraverso la condivisione consapevole del corpo e dell’anima, espressione di un femminile che si libera mettendosi a nudo, in ogni senso. Che m’importa che tu faccia la brava è una storia senza alcuna morale risolutiva e pacificatoria, che tuttavia riesce a traghettare il lettore con leggerezza e ironia verso la riva di un rapporto “bello e possibile” evitando gli scogli dell’ingenuità e del cinismo.

Morena Rossi, 43 anni, una laurea in filosofia e un lavoro da copywriter, un passato con quelli dello Zelig coi quali ha aperto anche un’agenzia di pubblicità e un’incursione di qualche anno a Radio24 dove ha scritto e condotto diversi programmi. È coautrice del libro nato dalla trasmissione radiofonica Destini incrociati (Cairo Editore) e autrice dello spettacolo teatrale I monologhi delle ascelle portato in scena da Sabrina Impacciatore e Claudia Gerini.

ISBN 9788899575083

Humor vacui
L'imprevedibile durata dell'attimo

02/05/2016 — Nicolò Mazza de' Piccioli

  € 13,50   

 

È nei molti interstizi della vita che l’ironia del caso esprime il meglio di sé. Ci sono vite che hanno sceneggiature straordinarie o assomigliano a film appassionanti, d'avventura, di guerra o d’amore. Ma nessuna, nemmeno la vita più intensa, può vantare un montaggio serrato in tutto il suo scorrere, un ritmo costantemente sostenuto. I momenti più memorabili delle nostre esistenze sono ammortizzati da giornate invisibili, trascorse in mute sale d'aspetto o immobili in code al casello. Tempo vuoto che ci sforziamo vanamente di riempire. È in questi momenti morti, o meglio dormienti, che si annida l'ironia tragicomica del destino. Il destino delle piccole cose, invisibili e letali. Il destino più subdolo, quello con la “d” minuscola. Un viaggio in traghetto nel mare d'inverno, l'attesa notturna del treno di fronte a un passaggio a livello, una vacanza a fine stagione o una vecchia cassettiera svuotata di ancor più vecchia biancheria, sono solo alcuni di quei luoghi di quiete sospesa in cui germoglia lo humor vacui, il fratello equivoco e strafottente dell'addomesticato horror.

Nicolò Mazza de' Piccioli, sceneggiatore e regista. Nel 1993 aveva nove anni e nessuna idea di cosa fare da grande, ma un giorno di settembre i suoi genitori lo portarono in un posto in cui non ricordava di essere mai stato: il cinema. Il San Marco, sala storica del centro di Bergamo, la sua città. Guar-dando la lunga serpentina di persone che dal botteghino proseguiva fino al marciapiede presagì che quel giorno non l'avrebbe più dimenticato. Da allora si può dire che non sia più uscito dal cinema. Ha scavalcato lo schermo per mettersi a raccontare le sue storie. Ora vive a Roma, dove ha studiato, senza mai smettere, regia e sceneggiatura. Nel 2014 ha pubblicato L'avventura di Juta tra i monti montani, una fiaba illustrata per bambini. Humor vacui è la sua prima raccolta di racconti.

ISBN 9788899575076

A rincorrere il vento
Storia di pedali, pistole e puttane

28/04/2016 — Roberto Peia

  € 13,50   

 

Una pedalata ad alto rischio attraverso la “messenger life” e la nuova e vecchia mala milanese. Non è uno spregiudicato, né uno che “arrotonda” con lavoretti extra, tantomeno un corriere della droga. Fa il corriere in bici, per necessità e per passione, e si muove rapido e quasi inosservato nella città dei nuovi grattacieli a specchio e dei vecchi capannoni industriali. Quanto basta per ritrovarsi, prima inconsapevolmente, poi con terrore, a fare consegne proibite e pericolose. Tra inseguimenti, regolamenti di conti, esecuzioni e varia umanità urbana, tanto improbabile quanto reale, il protagonista incontra un piccolo malavitoso con cui condividerà passioni e segreti e che lo accompagnerà nella sua corsa verso la libertà. A rincorrere il vento è un noir leggero e ironico nel quale faremo conoscenza di un commissario atipico, di un “guerrigliero” della bici, di squillo d’alto bordo e prostitute di periferia, di uno spietato camorrista e di un delinquente vecchio stile. Con una colonna sonora che va da Goran Bregovic a Tina Turner, da Jimmy Cliff a David Bowie e naturalmente a De André, e con una scrittura che alterna il ritmo sincopato delle corse metropolitane alla quiete fumosa dei bar malfamati, Roberto Peia ci trasporta nelle strade di una Milano inedita, violenta e romantica, grigia e speranzosa.

Roberto Peia, giornalista e scrittore, ha lavorato praticamente su tutti i media – carta stampata, radio, tv e web – e ha avuto esperienze nel mondo sindacale, ambientalista e della tutela dei consumatori. La grande passione per la bici lo ha spinto a fondare a Milano UBM, Urban Bike Messengers, la prima compagnia di corrieri in bicicletta, e successivamente Upcycle, il primo bike cafè d’Italia di cui è attualmente presidente. Più o meno sui pedali sono nati tutti i suo libri: da Tutta mia la città, diario di un messenger, a Dalla padella alla bici, racconti e ricette per ciclisti curiosi scritto insieme alla chef di Upcycle, fino a A rincorrere il vento, dove la bici diventa la protagonista indiscussa di un noir metropolitano.

ISBN 9788899575069

Dante, sesso ed eresie
Postille alla Commedia

10/03/2016 — Vittore Vezzoli

  € 13,00   

 

"Dante, sesso ed eresie" non è un titolo ad effetto ma la sobria anticipazione dei contenuti. Il libro parla infatti di Dante e della sua forza poetica. Indaga le sue eresie. Non trascura la sua intensa e diversificata attività sessuale che, ben inteso, non riguarda Beatrice, relazione assolutamente casta. Incontriamo Cunizza da Romano, sorella di Ezzelino, escort d’alto bordo, per nulla pentita della sua professione, anzi orgogliosa. Tuttavia gloriosamente beata in Paradiso: scopriremo che l’insolita presenza è legata alla questione catara. Secondo l’autore Dante è sempre stato cataro, ma in momenti diversi della sua vita ha declinato tale adesione in modi diversi. Al tempo della Commedia dimette l’abito settario e persegue gli ideali catari profetizzando l’imminente ritorno della Chiesa di Roma all’antica purezza, per opera del Veltro e con il favore degli astri che annunciano il lieto evento “senza sbarro”. E anche questo andava detto: l’altissimo poeta credeva fermamente negli oroscopi. Il filo rosso che lega i capitoli di questo saggio è un punto di vista nuovo e poco “scolastico” sul poeta. Un Dante che dice la sua anche su questioni attuali come il rapporto tra Cristianesimo e Islam o la procreazione assistita. L’autore non fa lunghi viaggi per sostenere le sue tesi. Cerca e trova gli argomenti nelle parole stesse di Dante, lette con attenzione e occhio snebbiato. E lo fa con uno stile tutt’altro che cattedratico, restituendoci un poeta più vicino al vero.

Vittore Vezzoli, milanese, classe 1932, una vita dedicata alla partecipazione sociale e alle iniziative culturali. Dopo una giovanile attività sindacale si è occupato di relazioni pubbliche e successivamente ha tenuto corsi di retorica a dirigenti aziendali, con la speranza d’insegnar loro a scrivere in modo chiaro ed efficace. Attualmente è presidente dell’associazione culturale Rossosispera. Negli ultimi anni ha ripreso a leggere Dante con emozione e curiosità. "Dante, sesso ed eresie" è alla sua seconda edizione.

ISBN 9788899575052

Matrioska

12/02/2016 — Monica Felisetti

  € 14,00   

 

In un gioco di contenuti e contenitori si svolge il racconto di un'attesa, anzi di due. Quella della figlia di una scrittrice che si trova davanti a una richiesta postuma emotivamente ingombrante - la lettura di decenni di diari privati della madre scomparsa - aspettando di capire il motivo di quell'ultimo desiderio. E quella della donna che nell'ultimo dei suoi quaderni - il "Quaderno dell'attesa", appunto - racconta di una prospettiva d'amore che si schiude quasi accidentalmente durante una festa, un desiderio coltivato attraverso le parole di un diario. Un'attesa che diventa il dipanarsi di una vita, di incontri e presenze, di improvvise intuizioni, come quella di essere stata "l'anello debole di una catena di patologia famigliare, l'elemento che interrompe un processo ma per far questo deve spezzarsi". Un'attesa che è anche una ricerca, la ricerca della "parola che dica tutto", nel timore che "nessuna parola mai riuscirà a dire, per intero, il corpo". Una narrazione a molte voci, leggera e drammatica, ironica e sensuale, che pagina dopo pagina svela al lettore il contenuto segreto dell'ultima matrioska.

(Milano, 1968) è laureata in Psicologia e ha scelto la psicoanalisi come riferimento teorico, occupandosi in particolare del rapporto fra parola e corpo. È stata direttrice di due comunità per donne in disagio e minori, collabora con scuole, servizi territoriali e gruppi di studio sulle tematiche del disagio psichico e sociale. Attualmente si dedica alla libera professione. "Matrioska" è il suo primo romanzo.

ISBN 9788899575038

Il dominus e altri racconti

30/01/2016 — Michele Di Palma

  € 12,50   

 

Ci sono autori che vogliono pubblicare per forza e altri che non lo farebbero mai. Michele Di Palma sembra appartenere a questa seconda specie. Mai soddisfatto, riscriverebbe o terrebbe nel cassetto tutto ciò che scrive per anni, forse per sempre, considerandolo una “prima bozza”, da riprendere magari un giorno. Raramente, come in questo caso, si riesce ad aprire quel cassetto che contiene un universo letterario fatto di personaggi singolari e che pure ci ricordano sempre qualcuno o qualcosa in cui ci siamo già imbattuti: avvocati che vessano i propri praticanti, sorelle che discutono, tazze che volano, incontri imbarazzati in spiaggia, chirurghi folli, ragazze terribili eppure così carine… Giocati tutti sul filo dell’ironia, ossessionati dal “tic” verbale e fisico, basati su movimenti “minimi” e pure così importanti, spruzzati da suggestioni alte (Hemingway, Carver) e meno, i racconti raccolti in questo volume ci danno un’idea di cosa potrebbe ancora riservarci quel cassetto.

Nato a Napoli nel 1973, si è laureato in Giurisprudenza senza molto entusiasmo ed è stato anche iscritto all’Ordine degli Avvocati. Lavora tra Napoli e Milano. Ha pubblicato versioni differenti de "La passione del crociato" nell’antologia "La città difficile" (2006), "Punti neri, piccoli inestetismi" in "Fughe" (2006) e "Il dominus" nella raccolta "Che cosa si scrive quando si scrive in Italia" (Granta, 2012). Questo è il suo primo libro di racconti.

ISBN 9788899575021

Le figlie del diavolo

20/01/2016 — Bruno Perini

  € 14,50   

 

Rebecca Casati, agente letterario, donna dell'alta borghesia milanese, è scomparsa. Dopo un misterioso viaggio nei labirinti veneziani, pedinata "per caso" dal marito, il giornalista Tiziano Donini, la donna ha fatto perdere le sue tracce. Il marito l'ha vista sparire in un portone in fondo a una calle. Lì abita - ma lo scoprirà solo in seguito, drammaticamente - un medico di origini austriache che verrà trovato brutalmente ucciso. Inizia così l'angosciante e pericolosa ricerca della verità che porterà Donini, nei panni improvvisati (e stretti) del detective, a districarsi in un labirinto criminale finanziario e politico tra Milano, Parigi, Vienna e l'America Latina, con i suoi orrori.

Giornalista per trent’anni al quotidiano "il Manifesto" si è occupato tra l’altro di cronaca giudiziaria negli anni di Mani Pulite. Successivamente ha collaborato con il "Il Sole 24 Ore" e "Radio 24", l’agenzia Asca e il mensile "Prima Comunicazione". Come autore di thriller ha pubblicato per Baldini e Castoldi "Richiamo di Sangue". È nipote di Adriano Celentano e il suo "Memorie di zio Adriano" (Mondadori, 2010) è stato un successo editoriale.

ISBN 9788899575014

Una questione sognata
I racconti fantastici di Beppe Fenoglio

30/09/2015 — Camilla Barbesti

  € 11,00   

 

Un'insolita lettura di Fenoglio che completa la figura di uno dei massimi autori del dopoguerra italiano. Quanto Poe c’è in Fenoglio? Una domanda insolita per chi conosce il Fenoglio di "I ventitré giorni della città di Alba" o "Il partigiano Johnny". Potremmo svilupparla in altro modo: l’elemento fantastico dei suoi racconti brevi rappresenta una semplice ‘distrazione’ rispetto al più noto Fenoglio delle opere a carattere autobiografico legate alla resistenza o possiede una sua autonomia e dignità narrativa? È la domanda a cui cerca di dare una risposta questo saggio, che prende spunto dalla lettura dei carteggi inediti dell'Archivio «Gettoni», dall’omonima collana Einaudi diretta da Elio Vittorini. Per capire in che modo Beppe Fenoglio corrispose alle esigenze di un ‘editore di cultura’ è fondamentale non limitarsi ai romanzi che lo resero famoso e allargare l’analisi alla sua produzione ‘minore’. Se al calendario universalmente riconosciuto della Storia, Fenoglio affianca la sua storia personale, la sua ‘questione privata’ in cui la narrazione cronachistica è già intessuta di suggestioni visive e uditive, è con i racconti fantastici – Una crociera agli antipodi, Storia di Aloysius Butor, Il letterato Franz Laszlo Melas e La veridica storia della Grande Armada – che la storia diviene sognata, visionaria, finanche nella sua accezione terribile e angosciosa. L’epica della storia cede il passo alla forza dell’immaginazione. E l’artista lotta per attingere all’eternità della bellezza soprannaturale, ispirato – per dirla, appunto, con Poe – «da un’estatica prescienza della luce che è al di là della morte».

(Crema, 1985), laureata in Filologia Moderna, ha collaborato con diverse case editrici occupandosi di saggistica e narrativa. Da (quasi) nativa digitale, ha affiancato alla sua passione per la critica letteraria e la scrittura narrativa l’attività di web content editor.

ISBN 9788899575007