Edizioni Grenelle è una giovane casa editrice innamorata della letteratura, delle scienze umane, dell'arte. Pubblica libri fuori dall'ordinario, mescolando generi e saperi alla ricerca di un dialogo inedito. Il loro catalogo è un piccolo archivio di stranezze: classici della filosofia, grande poesia, narrativa immaginifica e molto altro ancora.

CATALOGO  PDF 

PHOENIX SIVE ARTIFICIOSA MEMORIA

10/04/2024 — PIETRO DA RAVENNA

  € 16,00   

 

Da sempre indagata nella sua struttura conservativa e potenziata con tecniche di reminiscenza, la memoria è tra le più studiate e tuttavia misteriose funzioni umane. Nel Rinascimento, dopo secoli di riflessione mitopoietica, rapporti strumentali con la retorica e asservimento teologico, l’esercizio della memoria diventa un’arte completamente laica e libera, una chiave per dominare se stessi e il mondo accedendo a livelli di conoscenza superiori. Le sue tecniche non hanno nulla di iniziatico o di segreto, anzi possono essere trasmesse e apprese da tutti, permettendo l’acquisizione di un potere operativo spendibile in ogni settore. Assistiamo così ad una proliferazione di trattati di mnemotecnica, favorita dalla scoperta della stampa. L’opera più rappresentativa è sicuramente quella che Pietro Tomai o Tomasi, noto anche come Pietro da Ravenna, diede alle stampe nel 1491 a Venezia con il titolo di Phoenix sive artificiosa memoria. In modo semplice e con ricchezza di esempi l’autore fornisce le chiavi non solo per dare un ordinamento al reale ma per guardarlo in modo nuovo, filtrandolo attraverso le passioni, i temperamenti, i sentimenti individuali.

Pietro Tomei o Tomasi, conosciuto anche come Pietro da Ravenna, nacque intorno al 1448. Studiò diritto (civile e canonico) alla scuola di Alessandro da Imola a Padova. Per le sue conoscenze e per la sua memoria prodigiosa divenne presto richiesto da tutte le Università italiane e straniere. Si contesero i suoi servigi il duca di Pomerania, il duca di Sassonia e persino il re di Danimarca e l’imperatore Massimiliano. Partito per la Germania, insegnò a Gripswald, Wittenberg e Colonia. Non riuscì a tornare in Italia. Morì in una data imprecisata in terra straniera. Scrisse numerose opere. Oltre al trattato Phoenix sive de artificiosa memoria, l’opera sua più importante, ricordiamo il Compendium pulcherrimum iuris Canonici, il Compendium Juris Civilis, e In Consuetudines feudorum compendium utilissimum.

ISBN 9788899370497

Terra - Emblemi vegetali

25/03/2024 — Luc Dietrich

  € 14,00   

 

Terra – Emblemi vegetali raccoglie le due omonime raccolte di prose poetiche originariamente accompagnate da fotografie dello stesso Dietrich. Terra, edita nel 1936, arriva dopo il successo de La felicità dei tristi. L’autore si ricongiunge alla natura, già parentesi di grandi emozioni nella sua infanzia errabonda. Un libro che entusiasmò tanto Jean Giono quanto Paul Éluard che, in occasione di una sua mostra fotografia, ne scrisse la presentazione. Luc Dietrich nei propri viaggi per l’Europa riscopre il valore della natura e decide di documentarlo grazie a un connubio di innocenza e consapevolezza. Come ne Il disertore di Giono, fugge per riscoprire se stesso nell’arte; come il Walden di Thoreau, ricerca la verità – o per lo meno la serenità – nel suo volontario esilio dalla metropoli. Un impulso che lo accompagna anche negli anni successivi, quando nel 1943 compone Emblemi vegetali secondo lo stesso modello. Il libro è stato pubblicato postumo solo nel 1993.

Luc Dietrich (1913 — 1944), nome d’arte di Raoul-Jacques Dietrich, nasce a Digione e rimane orfano di padre a sei anni. A causa della tossicodipendenza della madre passa un’infanzia e una prima adolescenza turbolenta. A sedici anni comincia a lavorare in una fattoria del Giura, dove approfondisce il lega - me con la natura. Nel 1930 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Huttes à la lisière, sotto lo pseudonimo di Luc Ergidé. In quel periodo si avvicina all’ambiente malavitoso parigino. L’anno successivo, con la conoscenza del filosofo Lanza del Vasto, comincia la propria carriera letteraria. Scrive La felicità dei tristi, candidato al Premio Goncourt, e Terra, silloge arricchita da fotografie inedite. Nel 1942 pubblica L’apprendistato della città, definito da Paul Éluard come un libro di “eccezionale bellezza”. Apprezzato, tra gli altri, da Jean Giono, Max Jacob, René Daumal e Blaise Cendrars, muore di setticemia a seguito elle ferite riportate durante un bombardamento.

ISBN 9788899370480

Cosa dire
Manuale di critica d'arte

15/02/2024 — Angelo Capasso

  € 20,00   

 

Cosa dire. Manuale di critica d’arte è un libro che analizza la critica d’arte da angolature diverse per comprenderne la natura e le trasformazioni che ha conosciuto nella storia. Scrive Capasso, “Scrivere d'arte e fare critica d'arte sono due aspetti di una realtà poliedrica che considera l’arte di per sé e nella sua relazione con il mondo: la prima, soltanto tangente all’arte, ne raccoglie le indicazioni generali e le diffonde sotto forma di informazioni; l’altra attraversa l’opera, ne coglie l’humus interno e lo dilata all’estremo per verificarne la portata culturale, producendo delle sostanziali trasformazioni sul linguaggio in atto.” Il libro identifica le origini della critica d'arte, e le diverse forme letterarie attraverso cui ha preso forma per poi addentrarsi nella critica d'arte contemporanea, le contiguità con le altre forme di conoscenza quali la linguistica, l'antropologia, la filosofia, la psicoanalisi, l'economia, la sociologia, e i diversi contesti in cui trova la sua applicazione: le riviste, l'editoria, le mostre d'arte.

ANGELO CAPASSO è critico d’arte, curatore e professore di storia e metodologia della critica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha curato numerose mostre di arte contemporanea ed è curatore della Collezione Farnesina Design. Nel 2019 ha pubblicato Naturans. Il paesaggio nell’arte contemporanea (Skira, Milano 2019); nel 2022 il saggio "Il riconoscimento e l’arte. Da Aristotele a Arthur Danto" sul volume collettaneo della collana Sproni, Riconoscimento, insieme a Bruno Moroncini e David Le Breton (Edizioni Grenelle, Potenza, 2022).

ISBN 9788899370459

ANTIGONE E IL LEGAME DI FRATELLANZA

30/01/2024 — MENA MITRANO

  € 14,00   

 

Nello spazio immateriale della polis del V secolo a.C., spazio necessario al realizzarsi di una vita veramente umana, si consuma il dramma di una donna, Antigone, che, violando il decreto del re di Tebe, Creonte, di lasciare insepolto il cadavere di suo fratello Polinice, realizza la sua apparizione nella sfera pubblica e il superamento di quella marginalità storicamente determinata cui era condannata. Nella partecipazione attiva che prende corpo attraverso le sue azioni e le sue parole si afferma una nozione di vita in continua tensione con la storia e la politica. L’autrice ricostruisce il mondo imploso in cui agisce Antigone, la sorella Ismene e il potere politico incarnato nella figura di Creonte e ne propone una lettura in cui il lutto familiare fa da antefatto al più grande problema della giustizia e della legge e a come deve essere edificata una società umana. Il che significa che è in gioco anche la liberazione del pensiero che può pensare un nuovo ordine del mondo in cui ogni esclusione è bandita in nome di una rinnovata fratellanza. È così che Antigone diventa emblema dei rifiutati, dei diseredati, degli emarginati e di tutti coloro che non hanno “uno statuto ontologico” ben definito nella nostra società e, dunque, una pensatrice del politico inteso come spazio in cerca di una forma che vada oltre il legame sociale e oltre un’uguaglianza semplicemente giuridica.

Mena Mitrano è professore associato di lingue e letterature anglo-americane presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si interessa alla circolazione del pensiero europeo nella critica letteraria statunitense e si è occupata di scrittrici e pensatrici della tradizione americana, quali Gertrude Stein e Susan Sontag, che sono anche figure di riferimento per la riflessione sul legame tra produzione estetica e pensiero teorico-filosofico. Tra i suoi libri: Gertrude Stein: Woman Without Qualities (Ashgate 2005), In the Archive of Longing: Susan Sontag’s Critical Modernism (Edinburgh University Press 2016), La critica sconfinata. Introduzione al pensiero di Susan Sontag (Quodlibet 2022).

ISBN 9788899370466

Principessa vecchia regina

10/01/2024 — Pascal Quignard

  € 12,00   

 

Scritta per essere portata in scena, questa “sonata di racconti” è una sequenza onirica di metamorfosi trapassanti da un mondo all’altro, da una figura all’altra per dire qualcosa del desiderio femminile e dei suoi segreti. Come in una lanterna magica, le figure scorrono, narrate forse dalla voce di un cantore, forse ritagliate sulla scena di un sogno: l’audace figlia di Carlo Magno che osa sfidare le leggi di corte, l’aristocratica fanciulla che, in un Giappone medievale, si consuma per un amore impossibile, la bambina violata e reclusa come concubina perché troppo bella per essere uccisa, la vecchia regina del mondo che parla dalle profondità del tempo. Si intrecciano personaggi illustri e leggendari, tutti chiamati a incarnare il femminile nel gioco delle sue trasformazioni, in una sorta di rêverie fabulatoria dove ogni figura misteriosamente trasfigura in un’altra: il desiderio di una donna, l’amore, il dolore, la violenza … la perdita… storie senza tempo di una e di tutte.

Pascal Quignard, nato nel 1948 a Verneuil-sur-Avre, è una delle voci più originali e alte della letteratura francese contemporanea. Vincitore di premi prestigiosi (Prix des Critiques, Prix Goncourt, Grand Prix du Roman de l’Académie Française, Prix Jean Giono), tradotto in molte lingue, è autore di un centinaio di opere: romanzi, racconti, testi per il teatro, saggi di difficile collocazione, dove la scrittura diventa meditazione senza mai perdere l’estrema musicalità che da sempre ne è la cifra inconfondibile.

Da alcuni romanzi sono stati tratti film di successo, mentre negli ultimi anni Quignard ha inventato e sperimentato una nuova forma teatrale, le performances de ténèbres, portate sulla scena di diversi teatri francesi.

ISBN 9788899370473

Esame di coscienza di un letterato
Con un'antologia di lettere

30/10/2023 — Renato Serra

  € 16,00   

 

Si può scrivere poesia quando c’è la guerra? Possono la libertà del canto, della musica, della scrittura e gli strumenti di tutte le arti restaurare quella solidale civiltà che rischia di regredire durante una guerra, arginando la violenza della storia?

Questi sono gli interrogativi che si sono posti alcuni dei più grandi scrittori del XX e XXI secolo, da Primo Levi a Theodor Adorno, da Paul Celan a Kurt Vonnegut, da Giuseppe Ungaretti a Franco Fortini, da Italo Calvino a Renato Serra. La riproposizione del breve saggio di quest’ultimo, Esame di coscienza di un letterato, scritto poco prima della sua morte nel 1915 sul monte Podgora, durante la Prima guerra mondiale, in un tempo che può apparire segnato da una distanza incolmabile con il nostro presente, ma in realtà segnato dalle stesse crepe e dalle stesse paure, costituisce un’occasione per ripensare a questi temi e ad un futuro che non appare scontato.

Qualcuno dice che la fine della storia è vicina e questo mondo non sarà più quello che abbiamo conosciuto, se pure ci sarà. Soprattutto adesso, mentre il vento di guerra sembra di nuovo soffiare alle porte dell’Europa, abbiamo un gran bisogno di questi moniti fuori dal tempo che solo l’arte può offrire. Ma forse, insieme a questo, c’è bisogno anche di un nostro esame di coscienza, l’unica cosa che ancora è possibile per restituirci a quella dimensione in cui una ragione arricchita da forti passioni può forse restituirci il senso di un’umanità perduta.

RENATO SERRA

(Cesena, 5 dicembre 1884 – Monte Podgora, 20 luglio 1915)

Originale e autentica personalità della cultura italiana degli inizi del XX secolo, vissuto tra eccessi e solitudini anacoretiche tra le lusinghe di una modernità incombente e l’amore per il passato che ne fece forse uno degli ultimi umanisti, Renato Serra, anche per la sua morte prematura in una guerra di cui non fu mai fanatico sostenitore, divenne presto un mito, “la luce che si è spenta” come scrisse Gramsci in un articolo scritto dopo la sua morte. In un momento di transizione segnato da profonde fratture, Renato Serra con la sua acuta sensibilità, con la curiosità di un “lettore di provincia”, come amava definirsi, assumendone la maschera, inaugurò un nuovo modo di fare critica letteraria, lontano da certi parametri desanctisiani o di Benedetto Croce, vicino a quella che sarà poi la critica stilistica aperta alle suggestioni dell’irrazionale ma, nello stesso tempo, dialetticamente aspirante allo sguardo razionale di apprensione della totalità dell’opera.

Tra i tanti suoi scritti, oggi raccolti a cura di G. De Robertis e A, Grilli in Scritti di Renato Serra, 2 voll., Firenze, Le Monnier, 1958, ricordiamo Esame di coscienza di un letterato, Lettere, i saggi su Pascoli, R. Kipling, Carducci, Oriani. Numerose le lettere oggi raccolte nell’Epistolario di Renato Serra (1900-1905) (a cura di Luigi Ambrosini, Giuseppe De Robertis e Alfredo Grilli, Felice Le Monnier, Firenze, 1953) e Diario di trincea.

ISBN 9788899370442

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook32

Tre compari musicanti

05/12/2022 — Paolo Apolito

  € 18,00   

 

Il romanzo di Paolo Apolito, I tre compari musicanti, attento rimontaggio della biografia dei contadini di un mitico territorio della Lucania, in una fase di profonde trasformazioni a cavallo tra XVIII e XIX secolo, finora nascoste negli archivi polverosi, vengono ora investite da un potere antropologico e letterario sino a diventare un coro in cui voci, musiche, canti si alternano fino ad acquisire un ritmo epico che prefigura la fine di un mondo. Nessuna cornice ingabbia personaggi e eventi in una dimensione oggettivante, ma una voce grezza, a tratti graffiante come i suoni degli strumenti ancestrali, ricostruisce la storia di Teresa, giovane donna che incarna l’energia della natura, di suo padre Nunzio, suonatore di zampogna, e delle tante famiglie contadine i cui destini si incrociano formando la trama di una storia che è la storia di tutti i Sud dell’Italia fatta di attese messianiche, rivolte, emigrazione, dolore.

Paolo Apolito ha insegnato Antropologia culturale all’Università di Roma tre e all’Università di Salerno. Studioso dei fenomeni religiosi e rituali, delle feste e dei ritmi musicali della civiltà contadina, ha lavorato sul campo con Annabella Rossi e Roberto De Simone. Negli ultimi anni ha inteso portare l’antropologia fuori dalle aule universitarie, inaugurando un esperimento di teatro antropologico con cui, nella veste di “antropologo a domicilio”, come ama definirsi, ha tradotto i risultati delle sue ricerche in un monologo visuale con accompagnamento musicale che porta in giro per l’Italia e, ora, nel romanzo qui pubblicato in cui vengono raccontate le “vite minime esemplari” di un’umanità esclusa, sfruttata, asservita ai potenti di turno. Tra i numerosi libri da lui pubblicati ricordiamo Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità (Il Mulino 2014); Internet e la Madonna. Sul visionarismo religioso in Rete (Feltrinelli 2002); La religione degli italiani (Editori Riuniti 2001).

ISBN 9788899370435

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook4

Riconoscimento

25/11/2022 — David Le Breton, Angelo Capasso, Bruno Moroncini, Thomas Hobbes,

  € 15,00   

 

Il riconoscimento, l’“Anerkennung” hegeliana, nella storia del pensiero è un concetto intimamente legato al potere della percezione e della conoscenza e, quindi, della coscienza e dell’autocoscienza; oggi si è arricchito di molteplici significazioni tutte rientranti in una più vasta famiglia lessicale che ha come riferimento la relazionalità, l’intersoggettività, il rapporto con l’altro, l’idea di libertà. L’area semantica che ruota attorno al “riconoscimento” allude alla vita nella comunità sociale come la dimensione esistenziale più in grado di esprimere la dignità e la libertà del singolo. Il percorso dal “riconoscimento” apre a una razionalità che si fa carico del negativo, del non identico, attivandosi come forma d’interazione e principio organizzativo del mondo sociale; supera quel meccanismo proprio della matrice animale di appropriazione dell’altro che è alla base del ripresentarsi dello stato di natura all’interno delle relazioni sociali di cui la guerra e i conflitti che così drammaticamente oggi stiamo vivendo costituiscono un tragico esempio.

Su questi temi un filosofo, Bruno Moroncini; un sociologo e antropologo, David Le Breton); uno storico dell’arte, Angelo Capasso), offrono ai lettori le loro stimolanti scritture, occasioni per avviare una personale ricerca e disegnare scenari inediti da cui guardare al presente.

Bruno Moroncini è filosofo, autore di numerosi libri e saggi sulla filosofia del xx secolo. da anni s’interessa al pensiero di Walter Benjamin, al movimento “decostruzionista” e ai rapporti tra le teorie psicoanalitiche e la filosofia. ha insegnato filosofia morale nelle università di Messina e Salerno.

David Le Breton è professore di sociologia all’Università di Strasburgo. Tra i suoi numerosi volumi pubblicati in italiano ricordiamo: Fuggire da sé. Una tentazione contemporanea (Raffaello Cortina); Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza (Edizioni dei cammini); Antropologia del dolore (Meltemi); Antropologia del corpo e modernità (Giuffré).

Angelo Capasso è critico d'arte, curatore e professore di storia e metodologia della critica d'arte presso L’Accademia di Belle arti di Carrara. Ha curato numerose mostre di arte contemporanea ed è curatore della Collezione Farnesina Design. Nel 2019 ha pubblicato Naturans. Il paesaggio nell’arte contemporanea (Skira, Milano 2019)

ISBN 9788899370428

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook4

Strada statale 92
La terra in cielo.

30/07/2022 — Pietro Pascarelli

  € 14,00   

 

Sperduti nell'universo di parole che ci segnano e ci rincorrono, inventiamo cose che crediamo di ricordare, troviamo senza cercare, abbiamo nostalgia di cose mai avute. Non c’è ragione o spiegazione. Non c’è che viaggio, e la poesia è questo. Non c’è terra in terra, non c’è risposta ultima. L’Appennino Lucano, mitico tetto del mondo attraversato dalla Strada Statale 92, è un piano di trascendenza che l’autore non si stanca di percorrere, e che sconfina in cielo con i suoi viandanti trasmutando i sogni in realtà, la realtà in sogno. Quella lontananza di terra in cielo è vita vera che consuma i corpi, infiamma la psiche, e non cessa di dire, di generare luce e versatili forme dell'essere.

Introduzione alla lettura di Giovanni De Renzis

Pietro Pascarelli (Armento, Potenza, 1951) Psichiatra, psicoanalista, saggista, traduttore, ha scritto su temi psicoanalitici, antropologici e letterari. La sua idea di poesia è quella di una lingua segreta perché rinascente, che riscrive all'infinito le parole del mondo, degli affetti e di ciò che forma la trama più intima delle nostre vite, per proporre forme inedite di conoscenza.

ISBN 9788899370411

Sproni - raccolta (6 voll
)

07/06/2022 — AA.VV.

  € 62,00   

 

Questo cofanetto raccoglie i sei volumi della prima serie di Sproni: un lessico contemporaneo del pensiero, una piccola archeologia dei saperi, un’occasione testuale per la disseminazione delle idee.

S01 NOIA: la nebbia silenziosa dell’anima

S02 FETICCIO: la religione dei nostri tempi

S03 CATARSI: alle origini dell’idea di sacrificio

S04 DIS/GUSTO: la dimensione informe della vita

S05 ORRORE: la scrittura segreta dell’esistenza

S06 RITMO: il paradigma dello stare al mondoS01—06S01—06

Paolo Apolito, Maurizio Balsamo, Sergio Benvenuto, Simona Bertozzi, Francesco Bianconi, Matteo G. Brega, Gilberto Camilla, I Camillas, Marcello Faletra, Gianluca Garelli, Raimondo Guarino, Valentina Lusini, David Le Breton, Flavia Mastrella, Andrea Mecacci, Bruno Moroncini, Giuseppe Pascarelli, Pietro Pascarelli, Giovanni Pizza, Antonio Rezza, Federico Tiezzi.

ISBN 9788899370404

Apocalissi culturali
L'estetica di Th. W. Adorno e le immagini del capitalismo

25/05/2022 — Giuseppe Pascarelli

  € 22,00   

 

Nell’epoca in cui viviamo, caratterizzata da un capitalismo sempre più aggressivo e globalizzato e dalle trasformazioni della partecipazione democratica in democrazia mediatica, riproporre una più meditata riflessione sulla teoria critica di Adorno, l’immagine del capitalismo più lucida prodotta nella prima metà del XX secolo, ci è sembrato quanto mai opportuno. Viviamo in un tempo che sembra segnato da una distanza incolmabile rispetto a quello in cui visse Adorno, eppure non possiamo non riconoscere nel pensiero del filosofo di Francoforte elementi di una correlazione essenziale che ha la capacità di dare senso al tempo in cui viviamo, ricostruendo quell’edificio concettuale che allora, come oggi, non sembra più in grado di ospitare il tutto e di offrire risposte alla disumanizzazione della società capitalistica. Recuperare Adorno e la sua tensione umanistica significa collocarsi nel punto più dolente della sua filosofia, in cui, senza nessun cedimento alla rassegnazione, si entra nello spazio dell’immaginario, delle potenzialità inespresse che spalancano il mondo del possibile, dell’utopia.

Giuseppe Pascarelli è nato ad Armento (PZ) nel 1948. Laureato in Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli, è stato docente di Lettere nelle scuole superiori. Cofondatore della casa editrice Grenelle, ha contribuito alla definizione della sua linea editoriale collaborando anche all’ideazione e realizzazione della collana Sproni. Ha scritto, insieme a Giuseppe Campanelli, il saggio storico Ettore Ciccotti. Sud e politica tra realismo e utopia. Sono sue, tra l’altro, le traduzioni, in ambito filosofico, dei tre libri di Agrippa von Nettesheim, De occulta philosophia, del Cantus circaeus di Giordano Bruno, de Il concetto di natura di Alfred North Whitehead. I suoi interessi letterari lo hanno spinto, in coerenza con il progetto editoriale di Grenelle, a tradurre numerosi testi di cui qui ricordiamo solo i più importanti: Dark laughter di Sherwood Anderson; Vittoria. Un racconto delle isole, di Joseph Conrad; Il mistero di Deep lake di Carolyn Wells.

ISBN 9788899370398

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook3

De occulta philosophia, libri I-III

31/03/2021 — Agrippa Von Nettesheim

  € 52,00   

 

I tre volumi di un grande classico della filosofia rinascimentale raccolti in un prestigioso cofanetto e proposti ad un prezzo speciale. Un’opera in cui si fondono alchimia, cabalismo, neoplatonismo e pitagorismo. Una lucida analisi che indaga i rapporti tra magia popolare e colta, il tessuto matematico della realtà, i percorsi di purificazione dello spirito, i limiti e le possibilità della conoscenza umana.

Enrico Cornelio Agrippa von Nettesheim(1486-1535) fu un filosofo della natura di area tedesca, come Niccolò Cusano, Reuchlin, Giovanni Tritemio, vissuto molti anni anche in Italia dove conobbe l’opera dei grandi umanisti e, in special modo, di Pico della Mirandola. Fu un grande interprete della crisi epocale che scosse l’Occidente nel passaggio dal Medioevo all’Età moderna. Personaggio scomodo, sempre in lotta contro la cecità delle istituzioni, per la sua vita avventurosa e la sua fama di mago ispirò poeti e scrittori di ogni epoca, da Rabelais a Marlowe, che ne fece il precursore di Faust, da Shakespeare a Goethe, da Brjusov a Yourcenar.

«SCRUTATE IL LIBRO, RACCOGLIETEVI IN QUELLA INTENZIONE CHE ABBIAMO DISPERSA E COLLOCATA IN PIÙ LUOGHI; CIÒ CHE ABBIAMO OCCULTATO IN UN LUOGO, L’ABBIAMO MANIFESTATO IN UN ALTRO, AFFINCHÉ POSSA ESSERE COMPRESO DALLA VOSTRA SAGGEZZA»

ISBN 9788899370381

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook3

Vittoria
Un racconto delle isole

01/01/2021 — Joseph Conrad

  € 18,00   

 

Un viaggio nei sentimenti più profondi di un uomo che non ha mai conosciuto la violenza o l’amore e che è costretto a difendere la sua vita e quella della giovane donna di cui è innamorato dall’irruzione del male. Un vicenda intensa, in un’ambientazione esotica, tra le rovine di un passato coloniale che grava sulle coscienze, immersi in una natura densa di presagi e perturbanti presenze in cui si rispecchiano le inquietudini di un’età attraversata da una crisi profonda. Un romanzo diverso, che riprende alcuni motivi già presenti negli altri capolavori di Conrad e che si avvicina alla sensibilità e ai temi affrontati nelle opere dei più grandi scrittori europei dei primi del Novecento.

Joseph Conrad è lo pseudonimo del romanziere inglese di origine polacca Teodor Josef Konrad Korzeniowski (Berdicev, all'epoca in Polonia, oggi in territorio ucraino, 1857-Bishopsbourne, Kent, 1924). La sua famiglia apparteneva alla nobiltà terriera della Polonia, allora sotto il dominio russo e il padre, fervente patriota, subì l’esilio politico. Alla sua morte, spinto da un irresistibile impulso per la vita di mare, a soli diciassette anni iniziò la sua avventura, prima nella marina mercantile francese e poi in quella britannica. Dopo vent’anni di viaggi, divenuto cittadino inglese, si dedicò all’attività letteraria, incoraggiato da alcuni scrittori suoi amici: Galsworthy, Wells, Ford Madox Ford, Edward Gamett. Tra le sue opere più importanti, scritte in inglese, la sua terza lingua, dopo il polacco e il francese, che affrontano i temi comuni al Decadentismo europeo, ricordiamo, La follia di Almayer (1895), Lord Jim (1899-1900 pubblicato a puntate sul Blackwood's Edinburgh Magazine), Cuore di tenebra (1899), Nostromo (1904), La linea d’ombra (1906), Con gli occhi dell'occidente (1911), Vittoria (1915).

ISBN 9788899370374

Icona e simulacro

30/09/2020 — Federico Tiezzi David Le Breton Matteo G. Brega Bruno Moroncini

  € 16,00   

 

Partendo da alcuni versi dal quarto libro del De rerum natura di Lucrezio questo libro indaga i concetti di icona e di simulacro, tentando di capire come il simulacro attualizza un’irrappresentabile e l’icona spersonalizza ed eterna la vita. Tali questioni sembrano una specie di precondizione ontologica del lavoro intellettuale e artistico. Attingendo ad un approccio pluridisciplinare, grazie ai contributi di filosofi, antropologi e registi, viene approfondito il tema della crisi dell'idea di rappresentazione, una funzione che per secoli ha consentito all'uomo di entrare in un certo rapporto con il mondo, e si riflette sullo sgretolamento del rapporto con il reale e sulla perdita di senso della parola "virtuale" - prefigurati da Baudrillard, Klossowski e Deleuze ed oggi pienamente realizzati. Con scritti di Bruno Moroncini, Matteo G. Brega, David Le Breton e Federico Tiezzi.

Bruno Moroncini è filosofo, autore di numerosi libri e saggi sulla filosofia del xx secolo. da anni s’interessa al pensiero di Walter Benjamin, al movimento “decostruzionista” e ai rapporti tra le teorie psicoanalitiche e la filosofia. ha insegnato filosofia morale nelle università di Messina e Salerno.

Matteo G. Brega è docente di introduzione al pensiero critico presso l'università Iulm di Milano. Collabora con l'Aspen institute italia. tra le sue pubblicazioni, ha curato edizioni italiane di Jean Baudrillard per la casa editrice Pigreco e di oscar Wilde per Mimesis.

David Le Breton è professore di sociologia all’università di Strasburgo. tra i suoi numerosi volumi pubblicati in italiano ricordiamo: “fuggire da sé. una tentazione contemporanea” (Raffaello Cortina); “camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza” (Edizioni dei cammini); “Antropologia del dolore” (Meltemi); “Antropologia del corpo e modernità” (Giuffré).

Federico Tiezzi è uno storico dell’arte, drammaturgo e regista teatrale italiano. lavora nel teatro di prosa e in lirica. co-dirige la compagnia Lombardi-Tiezzi. Si considera allievo di Edward Gordon Craig.

ISBN 9788899370367

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Il concetto di natura

30/04/2020 — ALFRED NORTH WHITEHEAD

  € 17,00   

 

Frutto di un profondo ripensamento della metafisica classica e del retaggio, dogmaticamente accettato nei secoli, della filosofia greca, con i suoi retro-mondi e le sue dimensioni iperuraniche, questo libro di Whitehead ruota attorno ai due poli solo apparentemente contrapposti: quello dell’esperienza quale espressione dell’autonomia della Natura, e quello della filosofia come riserva d’immaginazione nascente dalla consapevolezza di non poter racchiudere la realtà nei suoi schemi concettuali. La critica all’intellettualismo diventa, in Whitehead, l’espressione di una profonda insoddisfazione verso le pretese della scienza dell’epoca, confinata in uno spazio specialistico, privo degli apporti e dei confronti con gli altri rami del sapere. Il suo intento è quello di riproporre con sensibilità del tutto moderna la riflessione parmenidea sul legame tra essere, pensiero e natura. Tale riflessione, che sollecita l’intelligenza e la sensibilità del lettore e impegna tutte le sue facoltà, spalanca le porte ad una inedita dimensione del reale, una zona preriflessiva fatta di istinti animali, di sentimenti, di affetti, di reazioni corporee, di lampi di intuizione estetica che spingono a ricercare ordine e armonia ma che è animato anche dalla curiosità, dallo stupore, da quella meraviglia che è alla base della filosofia.

Alfred North Whitehead (1861 – 1947) fu un grande matematico e filosofo della scienza. In lui il rigore del ragionamento logico si accompagna alla tematizzazione dell’esperienza come unico punto di riferimento possibile. E l’esperienza insegna come gli eventi che le fanno da sostrato sono profondamente connessi tra loro, in un universo che è materia e spirito, non semplice aggregato di atomi ma organismo vivente. Tra le sue numerose opere, ricordiamo: A Treatise on Universal Algebra, 1898; Principia Mathematica (scritti con Bertrand Russell), 1910-13; An Enquiry Concerning the Principles of Natural Knowledge, 1919; The Concept of Nature, 1920; Science and the Modern World, 1925; Religion in the Making, 1926; Symbolism, Its Meaning and Effect, 1927, Process and Reality: an Essay of Cosmology, 1929.

ISBN 9788899370350

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Cantus Circaeus

30/09/2019 — Giordano Bruno

  € 16,00   

 

Pubblicato a Parigi nel 1582, questo breve scritto dialogico di Giordano Bruno rivela ancora una volta non solo la portata rivoluzionaria del suo pensiero ma la fecondità di uno strumento intellettuale sempre attuale. Come in una partitura contrappuntistica, in un flusso di connessioni concettuali, il filosofo nolano mette in gioco, anche grazie al filtro della poesia, i territori più diversi. Innanzitutto la storia, con principi e signori che, al di là delle consuete lettere dedicatorie, vengono ammessi, insieme al lettore, nell’antro della maga per comprendere come i grandi conflitti religiosi e politici dell’epoca siano la rappresentazione di un’incrinatura più profonda, che tocca il fondamento ontologico del mondo – costituito dal nesso inscindibile tra Essere e Apparire, e priva la società della facoltà di giudizio, rendendola incapace di penetrare il reale. Ci sono poi i territori del mito e della magia: il primo è inteso come una intricata rete portatrice di memoria, un dispositivo di conquista di un potere espressivo veramente libero; il secondo, come luogo delle metamorfosi, dei legami, dell’assoluto svelamento della verità. Circe diviene, così, il simbolo della natura nell’ambivalenza e ambiguità delle sue forme, l’emblema delle forze che regolano l’universale armonia (sympathia) di tutte le cose, capace di produrre il caos ma anche di riportare l’ordine, di mettere in forma la realtà. Infine è la filosofia stessa di Bruno ad essere presentata; dietro la chiarificazione di facoltà e strumenti implicati nella mnemotecnica – con la spiegazione delle modalità per formare immagini in grado di rappresentare parole e cose (per affinità etimologica, rapporto logico, analogia simbolica) – c’è in gioco l’acquisizione di un potere operativo in grado di trasformare la personalità, un nuovo percorso di conoscenza teso a una comprensione progressiva e costruttiva dell’infinito.

TESTO ORIGINALE A FRONTE

ISBN 9788899370343

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

Il Procuste di Baxter e altri racconti

31/03/2019 — Charles W. Chesnutt

  € 14,00   

 

Considerato il capolavoro della narrativa breve dello scrittore afroamericano Charles W. Chesnutt, il racconto Il Procuste di Baxter (1904), tradotto qui per la prima volta in italiano, è una divertente quanto impietosa satira dei club letterari asserviti al mantenimento del privilegio e dello status quo culturale e sociale. Percorso da echi curiosamente melvilliani, il racconto segue la nascita di un “caso letterario” che diventa tale, per paradosso, proprio nel momento in cui ne viene svelata l’inesistenza. Un racconto dove trionfa il magistrale talento ironico di Chesnutt e che si contraddistingue per una spiccata valenza metanarrativa che conduce il lettore a interrogarsi sui rapporti enigmatici tra l’opera e la sua manifestazione materiale ‒ e, non in ultimis, sul valore stesso della letteratura. Il Procuste di Baxter è qui accompagnato da altri quattro racconti ‒ presentati anch’essi nella loro prima traduzione italiana ‒ incentrati sulla cosiddetta “linea del colore”, in cui vengono ritratte le tensioni razziali negli Stati Uniti di fine Ottocento: opere esemplificative del talento poliedrico e della varietà di temi, di registro e di stile che contraddistinsero la fine prosa breve di Chesnutt.

Autore

Charles W. Chesnutt (1858-1932), esponente del realismo statunitense tra Otto e Novecento, è oggi riconosciuto come il padre del grande racconto afroamericano e come straordinario osservatore delle dinamiche di razza e classe nel Sud degli Stati Uniti nei decenni successivi alla Guerra Civile. Fu autore di due raccolte di gran successo, The Conjure Woman (1899) e The Wife of His Youth and Other Stories of the Color Line (1899), quest’ultima parzialmente tradotta in italiano, e di romanzi come The House Behind the Cedars (1900), The Marrow of Tradition (1901) e The Colonel’s Dream (1905).

Traduttore e curatore

Simone Francescato insegna letteratura anglo-americana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa soprattutto di realismo tardo-ottocentesco e in particolare di Henry James, al quale è dedicato il volume Collecting and Appreciating: Henry James and the Transformation of Aesthetics in the Age of Consumption. Con Rosella Mamoli Zorzi è curatore di The Aspern Papers and Other Tales, il vol. XXVII della serie «The Cambridge Edition of the Complete Fiction of Henry James». Per la collana Narralia di Grenelle ha scritto l'introduzione a Segreti d'artista. Tre racconti di Henry James.

ISBN 9788899370336

Il mistero della porta accanto

31/01/2019 — Anna Katharine Green

  € 18,00   

 

Da una delle madri del giallo americano una storia da manuale: un quartiere tranquillo, un misterioso omicidio, una curiosa investigatrice. Tra colpi di scena e sapiente uso della suspense il lettore è invitato a seguire Miss Butterworth sulle tracce di una pericolosa indagine. Una delle più acclamate opere della Green in prima traduzione italiana.

Anna Katharine Green (1846 – 1935) è riconosciuta come la pioniera del genere poliziesco negli Stati Uniti. Figlia di un avvocato di Manhattan, perse la madre giovanissima ma trovò nella matrigna una preziosa confidente e una spalla fondamentale che la incoraggiò a seguire la strada della scrittura, sostenendone i primi sforzi poetici infine l’inclinazione verso il romanzo poliziesco. Nel 1878 il suo romanzo d'esordio, Il Caso Leavenworth, fu un clamoroso successo. La calibrata suspense, l’intreccio studiato e una tecnica stilistica che si concentra sull'attenta verosimiglianza dell’aspetto investigativo, più che su quello misterioso o avventuroso del racconto, rendono la sua opera innovativa. Diversi i suoi primati: oltre ad essere la prima scrittrice a introdurre nei propri romanzi un personaggio seriale, Katharine Green è nota per aver dato vita alle prime figure di detective donna, personaggi capaci di andare contro le regole e di scardinare il cliché dell’investigazione poliziesca come attività prettamente maschile. Lei stessa fu la prima donna a firmarsi con il proprio nome anziché usare uno pseudonimo, sfidando ancora una volta il primato degli uomini nel genere. Ammirata da autori come Wilkie Collins, Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, che la riconobbe come fonte di ispirazione fondamentale, tra i suoi lettori più affezionati annovera i presidenti statunitensi Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson.

ISBN 9788899370329

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

De occulta philosophia, libro III

30/12/2018 — Agrippa Nettesheim

  € 20,00   

 

Il mondo divino, i percorsi di purificazione dello spirito, la strada che conduce l’uomo e tutte le creature a ricongiungersi con la Mens divina, questi e altri sono i temi di questo terzo volume del De occulta philosophia. Tra neoplatonismo e Cabala, ascetismo e filosofia rinascimentale si compie l’ultimo tratto del viaggio di Agrippa intorno al mondo sensibile e alle possibilità della conoscenza umana.

Enrico Cornelio Agrippa von Nettesheim (1486 – 1535) è stato un importante filosofo tedesco. Come i suoi contemporanei Niccolò Cusano, Reuchlin e Giovanni Tritemio si occupò di filosofia della natura. Spirito inquieto e vero ingegno rinascimentale, viaggiò molto frequentando le corti europee del cinquecento presso cui prestò servizio come medico. Visse molti anni anche in Italia dove conobbe l’opera dei grandi umanisti, in special modo di Pico della Mirandola. Fu un grande interprete della crisi epocale che scosse l’Occidente nel passaggio dal Medioevo all’Età moderna. Personaggio scomodo, sempre in lotta contro la cecità delle istituzioni, per la sua vita avventurosa e la sua fama di mago ispirò poeti e scrittori di ogni epoca, da Rabelais a Marlowe, che ne fece il precursore di Faust, da Shakespeare a Goethe, da Brjusov a Yourcenar.

ISBN 9788899370312

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Il marchio della bestia
Nove racconti del terrore

30/09/2018 — AA.VV.

  € 18,00   

 

Nove racconti dei più grandi maestri del terrore. Nove passi in un raffinato delirio della psiche. Nove percorsi nei gorghi insondati del fantastico. Prodigiose scoperte, sogni rivelatori e libri maledetti. Inquietanti segni celesti, feroci predatori, marchi oscuri e “cose” diaboliche. Tutto il campionario del genere horror raccolto nelle pagine di alcuni dei maestri che lo hanno reso grande. Parola di H. P. Lovecraft, Rudyard Kipling, Arthur Machen e molti altri.

Arthur Machen fu tra i maggiori scrittori del soprannaturale, per Stephen King in assoluto il miglior autore di storie di fantasmi in lingua inglese. Nacque in Galles nel 1863 da una stirpe di sacerdoti; si trasferì in giovane età a Londra dove, per mantenersi, cominciò a lavorare come giornalista dedicandosi anche a lavori di traduzione. Nel 1891 diede alle stampe la sua più fortunata opera, Il grande dio Pan. I libri di Machen incontrarono non poche difficoltà editoriali. La vita di Machen fu così funestata dalla miseria e, infine, sconvolta dalla prematura morte della moglie Amy. Riscoperto in America negli anni ’20, in patria rimase sempre un autore sconveniente. Morì ad 84 anni, nel 1947.

H.P. Lovecraft maestro del terrore, poeta del più atavico sentimento umano, fu un filosofo dell’orrore, un profondo studioso dello scandalo prodotto dal presentarsi dell’ignoto. Moderno cartografo di quella fenditura che rende il mondo una terra irrisolta, un vasto confine tra universi sconosciuti. Sulla soglia di questa lacerazione, lungo i suoi oscuri lembi, egli stabilì il suo punto d’osservazione; come un testimone dell’insolito registrò l’effrazione prodotta dal fantastico nel mondo reale e lo smarrimento panico che decentra la psiche.

Rudyard Kipling. Scrittore e poeta inglese – nato a Bombay nel 1865, morì a Londra nel 1936 – fu tra i più noti autori di libri di avventura per ragazzi. Cantore dell'imperialismo britannico, non ne esaltò solo gli ideali, mettendo in luce anche i lati più aspri del dominio coloniale. Raggiunse la notorietà con i capolavori: The jungle book (1894), Captains courageous (1897) e Kim (1901). Meno nota la sua attività di novellista dell’insolito, del misterioso e del terrore. Nel 1907 ricevette il premio Nobel per la letteratura. Negli ultimi anni raccolse un discreto successo con i suoi racconti di fantasmi alla radio e alla televisione inglese.

Algernon Henry Blackwood. Uomo dai mille volti e dai molti lavori: dopo essere stato un farmer in Canada, minatore in Alaska e reporter per un giornale newyorkese, tornò in Inghilterra agli albori del XX sec., e iniziò a pubblicare i suoi primi racconti. Dopo il successo di The Empty House (1906) divenne uno scrittore a tempo pieno. Nel 1908 inventò il personaggio di John Silence, le omonime storie del detective sensitivo aprirono le porte del genere paranormal investigation. Con Tales of the Uncanny and Supernatural (1949) si attestò come uno dei maggiori autori del soprannaturale.

ISBN 9788899370305

Ritmo

30/06/2018 — Paolo Apolito, Raimondo Guarino, Giuseppe Pascarelli

  € 16,00   

 

A partire da un brano dell’opera De musica di S. Agostino si articola uno scritto collettivo e plurivoco che indaga le diverse manifestazioni legate al concetto di “ritmo”. Paradigma somatico – il ritmo come griglia fisiologica che assoggetta il corpo e la percezione a una doppia periodicità –; precipitato coreografico della danza – il ritmo come “vento spirituale” che muove il corpo –; campo di esistenza del discorso poetico – il ritmo come battito che guida la lingua –; infine, movente dei rituali sociali – il ritmo come segreta legge dell’accordo comunitario – l’idea di “ritmo” rappresenta uno dei temi più sostanziosi e sostanziali del nostro modo di essere al mondo.

Paolo Apolito insegna antropologia culturale nell’Università di Roma Tre. Ha pubblicato, tra l’altro: Dice che hanno visto la Madonna e Il cielo in terra (Il Mulino, 1990 e 1992), Internet e la Madonna (Feltrinelli, 2002), Il gioco del festival. il romanzo del Giffoni film festival e Con la voce di un altro (L’ancora del Mediterraneo, 2004 e 2006).

Raimondo Guarino è professore ordinario di discipline dello spettacolo nel Dipartimento di filosofia, comunicazione e spettacolo dell’Università Roma Tre. Membro dei comitati scientifici dei periodici "Teatro e storia e Culture teatrali", è socio dell’International Shakespeare Association. Ha scritto su Ruzante, Genet, Baudelaire, Brecht, il Rinascimento a Roma e a Venezia. Tra i suoi libri recenti: Teatri luoghi città (Roma, officina, 2008); Shakespeare: la scrittura nel teatro (Roma, Carocci, 2010).

Giuseppe Pascarelli è stato docente di italiano e storia nelle scuole superiori, è redattore e co-fondatore delle Edizioni Grenelle; tra gli ideatori della collana Sproni, ha pubblicato uno studio monografico sullo storico e politico lucano Ettore Ciccotti; si occupa di traduzione letteraria, sua – tra le altre – l’ultima versione di Dark Laughter di Sherwood Anderson, uscita nel 2016 per i tipi delle edizioni Grenelle.

ISBN 9788899370244

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Orrore

31/05/2018 — David Le Breton, Sergio Benvenuto, Pietro Pascarelli

  € 16,00   

 

Partendo da un brano del saggio di H. P. Lovecraft “Supernatural Horror in Literature”, cioè da una riflessione sulle origini della letteratura del terrore intesa come scrittura della realtà più segreta dell’esistenza, questo libro intende parlare di una delle fondamentali dimensioni dell'animo umano, al confine tra le profondità della mente e gli orrori del possibile.

Dalla crudeltà teatralizzata dell’ultimo jihadismo, al bello come velo di Maya che cela l’insondabile e terrifico vuoto che ci costituisce, alla caducità umana come soglia del rischio antropologico che si affaccia costantemente sull’orrore, il discorso qui proposto si muove tra psicoanalisi, estetica e sociologia della paura.

Interventi di David Le Breton, Sergio Benvenuto e Pietro Pascarelli.

Sergio Benvenuto è psicoanalista, filosofo e saggista. Collabora con numerose riviste culturali internazionali e dirige l’European Journal of Psychoanalysis. Studioso del pensiero di Lacan, ha dedicato parte dei suoi studi a una rilettura originale della teoria di Freud, e della psicoanalisi in generale.

David Le Breton è professore di sociologia all’Università di Strasburgo. Tra i suoi numerosi volumi pubblicati in italiano ricordiamo: Fuggire da sé. Una tentazione contemporanea (Raffaello Cortina); Camminare. Elogio dei sentieri e della lentezza (Edizioni dei cammini); Antropologia del dolore (Meltemi); Antropologia del corpo e modernità (Giuffré).

Pietro Pascarelli è psichiatra, psicoterapeuta. Collabora con la rivista Psicoterapia e scienze umane.

ISBN 9788899370299

Verità nascoste
Riflessioni inattuali sulla vita comune

28/02/2018 — Sarantis Thanopulos

  € 20,00   

 

La crisi, intesa come malattia strutturale del contemporaneo, come disumanizzazione radicale del mondo e rifiuto dell’originale negatività della vita è il grande rimosso dei nostri tempi. Una realtà dolorosa osservata da una prospettiva scomoda, quella della psicoanalisi, senza il conforto di alcun orizzonte salvifico, ma con il favore di un metodo contro intuitivo, che fa dello spostamento e della dislocazione uno strumento di scoperta profonda, ci mostra questa malinconica verità nascosta . Sorta di bustine di minerva senza lezione morale, di sguardo abissale e lucido puntato sulle tragedie quotidiane dell’uomo questo libro, che raccoglie in maniera nuova i contributi raccolti negli ultimi anni da Sarantis Thanopulos su Il Manifesto, riesce con icastica semplicità a far riflettere sulle gioie e le miserie dell’affettività, mostrando che la vita, se vuole essere pienamente se stessa, deve fare davvero i conti con il lutto e il negativo.

Sarantis Thanopulos è psicoanalista – analista S.P.I. con funzioni di Training – e saggista. Ha pubblicato: L’Eredità della Tragedia (con A. Giannakoulas), Borla, Roma 2006; Ipotesi gay. Materiali per un confronto (con O. Pozzi), Borla, Roma 2006; Lo spazio dell’interpretazione, Borla, Roma 2009; Psicoanalisi delle psicosi. Prospettive attuali (con R. Lombardi, L. Rinaldi), Raffaello Cortina, Milano 2016; Il desiderio che ama il lutto, Quodlibet, Macerata 2017. Dai primi anni 2000 collabora con Il Manifesto tenendovi la rubrica settimanale “Verità nascoste”.

Prefazione di Ginevra Bompiani.

ISBN 9788899370282

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook7

Disgusto

16/02/2018 — David Hume, Francesco Bianconi, I Camillas, Valentina Lusini, Andrea Mecacci

  € 16,00   

 

Qualcosa che aleggia sulla bocca, differente dalla fame e dalla sete, e rivela la ripugnanza verso la dimensione informe della vita; un concetto che nomina l’abiezione del corpo per i suoi confini, ma anche raffinato strumento di distinzione in grado di mettere in scacco l’estetica del buon gusto. Tutto questo, e molto altro, materializza alcuni dei significati più suggestivi della parola “disgusto”. Categoria prediletta dell’arte contemporanea, musa dionisiaca della poetica più anticonformista il disgusto diventa in questo libro il cimento per la critica estetica e antropologica e per l’invenzione letteraria. Con Andrea Mecacci, Valentina Lusini, Francesco Bianconi e I Camillas.

Francesco Bianconi (Montepulciano, Siena, 1973), cantante e compositore, ha pubblicato sette album con il gruppo rock Baustelle e ha scritto canzoni per altri interpreti. E' autore dei romanzi Il regno animale (2011) e La resurrezione della carne (2015), entrambi editi da Mondadori.


I Camillas eseguono canzoni in italiano. Dense, leggere. Ritornelli, malinconie, balli. Dal 2004 suonano in ogni posto d’Italia. Bar, festival, matrimoni, strade, centri sociali, teatri. E TV, sigle, laboratori, inaugurazioni e chiusure. E 5 dischi. Nel 2015 un libro. Hanno visto l’alba e i sorrisi.


Valentina Lusini è antropologa, studiosa nel campo degli studi sull’arte e sul patrimonio. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare i musei etnografici e di comunità, l’arte contemporanea e i contesti di valorizzazione dell’eredità culturale. Insegna all’Università di Siena e all’Accademia Nazionale di Belle Arti di Firenze.


Andrea Mecacci è professore associato di Estetica presso l’Università degli Studi di Firenze. L’estetizzazione della contemporaneità. I suoi studi si soffermano su alcune categorie, concettuali e operative, di questo processo: il pop, il postmoderno, l’estetica diffusa, il kitsch. Tra le sue pubblicazioni: Introduzione a Andy Warhol (Laterza, 2008), L’estetica del pop (Donzelli, 2011), Estetica e design (il Mulino, 2012), Il kitsch (il Mulino, 2014), Dopo Warhol. Il pop, il postmoderno, l’estetica diffusa (Donzelli, 2017).

ISBN 9788899370220

De occulta philosophia, libro II

15/01/2018 — Agrippa Nettesheim

  € 20,00   

 

Il tessuto matematico della realtà, i numeri come grimaldello per agire sulle cose naturali e soprannaturali, Pitagora e la cabala, la numerologia caldea e greco-romana: sono alcuni dei temi che rendono il secondo volume del De occulta philosophia un testo di grande modernità e fascino esoterico immutati. Se il libro della natura è scritto in lingua matematica Agrippa conduce in un labirinto in cui i numeri diventano simboli di sorprendenti corrispondenze tra macro e micro cosmo, psiche e corpo. Numeri che rendono presenti gli dei e concreto l’influsso dei pianeti, numeri che attivano il valore magico dei corpi geometrici, che palesano l’armonia celeste e la misura musicale, la proporzione dei corpi e la composizione dell’anima. Una concezione, quella del “mago” di Nettesheim, in cui l’anima dell’uomo rispecchia quella del mondo, un sapere che parla di accordo universale tra il tutto e le sue innumerevoli parti. Una vertiginosa e concreta visione olistica che riempie di meraviglia e di senso di responsabilità l’uomo contemporaneo, infinitamente più dotato tecnologicamente, ma forse incapace di trovare una sua collocazione nel mondo, cui giova la lettura di questo testo rinnovata nella traduzione e corretta da un utile apparato introduttivo e di note.

Enrico Cornelio Agrippa von Nettesheim (1486 – 1535) è stato un importante filosofo tedesco. Come i suoi contemporanei Niccolò Cusano, Reuchlin e Giovanni Tritemio si occupò di filosofia della natura. Spirito inquieto e vero ingegno rinascimentale, viaggiò molto frequentando le corti europee del cinquecento presso cui prestò servizio come medico. Visse molti anni anche in Italia dove conobbe l’opera dei grandi umanisti, in special modo di Pico della Mirandola. Fu un grande interprete della crisi epocale che scosse l’Occidente nel passaggio dal Medioevo all’Età moderna. Personaggio scomodo, sempre in lotta contro la cecità delle istituzioni, per la sua vita avventurosa e la sua fama di mago ispirò poeti e scrittori di ogni epoca, da Rabelais a Marlowe, che ne fece il precursore di Faust, da Shakespeare a Goethe, da Brjusov a Yourcenar.

ISBN 9788899370275

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

Key West e altre poesie
Ediz. multilingue

31/10/2017 — Hart Crane

  € 17,00   

 

Hart Crane (1899-1932) è un poeta misterioso e profondo, inventore di una lingua segreta, che con ardite metafore rimescola le carte del mondo, degli affetti, del destino. Considerato, al pari di Emerson, Whitman, Dickinson e T.S. Eliot, tra i più grandi poeti americani, Crane ha lasciato una traccia durevole in autori come Dylan Thomas, Sylvia Plath e Robert Lowell, tra gli altri. Dopo White Buildings sono presentati ora, corredati da un apparato introduttivo e critico, gli splendidi poemi “caraibici” ruotanti attorno alla raccolta Key West, più una ricca selezione delle sue intense poesie “metropolitane”. Testi sospesi fra cielo e terra, ecfrastici e cubisti, sconosciuti al pubblico di lingua italiana tranne The Broken Tower, poesia qui ritradotta e ripresentata per cogliere, la magica unità della sua arte.

Hart Crane (1899-1932) è un poeta misterioso e profondo, inventore di una lingua segreta, che con ardite metafore rimescola le carte del mondo, degli affetti, del destino. Considerato, al pari di Emerson, Whitman, Dickinson e T. S. Eliot, tra i più grandi poeti americani, Crane ha lasciato una traccia durevole in autori come Dylan Thomas, Sylvia Plath e Robert Lowell tra gli altri.

ISBN 9788899370268

Catarsi

30/09/2017 — Gianluca Garelli, Gilberto Camilla, Simona Bertozzi, Antonio Rezza, Flavia Mastrella

  € 15,00   

 

Sentimento cardine della tragedia, orizzonte metafisico dell’arte, sfondo di liberazione dei corpi, la catarsi rappresenta tutto questo e molto di più. Concetto consegnato alla frammentarietà di una difficile definizione, sospesa tra fisiologia e cognitivismo, l’idea di una “purificazione scenica” rimanda a una concezione olistica dove sentimento e conoscenza, carne e logos si influenzano a vicenda. Cos’è dunque la catarsi, nell’arte e nella vita? Quale sacrificio è richiesto agli uomini, da cosa ci si deve liberare e a quale purificazione si può aspirare? Tra arti sceniche e stati modificati di coscienza, tra scrittura del corpo e voce d’attore questo volume orchestra un dialogo inedito che coinvolge filosofi e performer teatrali, coreografi e psicoterapeuti in una prospettica unica, sincretica e differenziale.

Gianluca Garelli. ha studiato a Torino, Bologna, Heidelberg e Berlino; dal 2005 insegna presso l'Università di Firenze. ha dedicato i propri lavori in particolare alla filosofia classica tedesca (Kant, Hegel) e alla sua ricezione nel pensiero contemporaneo; alla storia dell'estetica; all'ermeneutica filosofica e alla teoria del tragico.

Gilberto Camilla è

ISBN 9788899370237

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook1

Il mistero di Deep Lake

30/09/2017 — Carolyn Wells

  € 18,00   

 

Ambientato nella natura selvaggia del Wisconsin, tra baie inaccessibili e boschi tenebrosi, Il mistero di Deep Lake si impone nell’ambito dello standard poliziesco per una serie di tratti atipici e stranianti. Sulle acque oscure di un misterioso lago, solcate dal lento trascorrere delle imbarcazioni, il territorio del romanzo diventa un campo da gioco per destini individuali, dove intrighi familiari e segreti inconfessabili trasformano una morte ordinaria in un efferato omicidio. Attraversando la superficie delle cose per affondare nelle profondità della psiche la vicenda perviene, non senza colpi di scena e un ironico distacco dai cliché del genere, a un finale imprevisto. Tutto sembra procedere in maniera anomala: insolito il delitto, impensabile l’assassino, inedita la linea di conduzione dell’indagine con cui l’autrice, Carolyn Wells, dimostra come la soluzione di un mistero e la scoperta degli insondabili gorghi dell’esistenza spesso si raggiungano tramite il concorso di forze che non rispondono alla logica classica.

Carolyn Wells (1862, Rahway, New Jersey – 1942, New York). Autrice eclettica e prolifica, grande collezionista di libri – possedeva la più completa selezione di opere di Walt Whitman. Affetta in giovane età da sordità, intrattenne da subito con la parola scritta un rapporto speciale, facendone lo strumento primo di mediazione col mondo. Terminati gli studi trovò lavoro nel suo paese natale come bibliotecaria. Sposò Hadwin Houghton, erede dell’impero editoriale Houghton-Mifflin. Scrisse un numero davvero notevole (più di 170) tra romanzi del mistero, poesie (con una speciale predilezione per il limerick), libri per bambini e umoristici.

ISBN 9788899370251

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

Feticcio

15/07/2017 — Maurizio Balsamo, Marcello Faletra, Giovanni Pizza, Karl Marx

  € 17,00   

 

Cos’è un feticcio e come riesce un oggetto di uso comune a diventarlo? Quale trasmutazione si attua dinanzi alle cose facendole diventare strumenti di culto? Cosa si cela dietro questa venerazione e perché essa può diventare una chiave di comprensione del nostro mondo? Questo volume analizza l’ambiguo statuto che governa la nozione di feticismo all’interno degli itinerari di indagine delle più diverse discipline. Partendo da una celebre riflessione di Karl Marx, posta al termine del primo libro de Il Capitale, dal titolo Il carattere di feticcio della merce e il suo arcano, si innesca un dialogo volto a rilevare le emergenze contemporanee del concetto e animato dai contributi dell’antropologo Giovanni Pizza, dello psicoanalista Maurizio Balsamo e dell’artista e critico d’arte Marcello Faletra.

Karl Marx (Treviri, 1818 – Londra, 1883). Filosofo tedesco tra i più influenti del Novecento è stato anche economista, storico e sociologo. Il suo pensiero critico ha originato la corrente socio-politica del marxismo e influito decisamente sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste.

Maurizio Balsamo, psicoanalista, insegna all’Université Paris–Diderot, dirige la rivista Psiche.

Marcello Faletra, pittore, insegna all’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Giovanni Pizza insegna antropologia all’Università di Perugia.

ISBN 9788899370213

Locus Solus

16/04/2017 — Raymond Roussel

  € 18,00   

 

Un grande classico dimenticato, che ispirò i surrealisti, gli autori del Nouveau Roman e il gruppo OuLiPo. Un testo incredibile, un romanzo unico nella storia della letteratura universale, il cui protagonista è il linguaggio stesso, inteso come inesauribile struttura in movimento, come organismo votato a dare forma ad ogni possibile pensiero.

Eccentrico e dandy di professione, padre spirituale della Patafisica, della letteratura potenziale e di quella combinatoria, Roussel condusse una vita solitaria, costellata di viaggi ed esperienze ricercate. Tormentato dalla propria interiorità, in conflitto perenne col mondo “di fuori”, coltivò un'unica passione: la letteratura. Fu trovato morto, forse suicida, il 14 luglio 1933 in una camera del Grand Hôtel des Palmes a Palermo.

ISBN 9788899370039

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook5

Noia

02/04/2017 — Otto Fenichel

  € 15,00   

 

Al concetto di “Noia” è dedicata la prima uscita della collana "Sproni", con un saggio inedito in italiano di Otto Fenichel dal titolo "Zur Psychologye der Langeweile” e gli interventi di Sergio Benvenuto, Bruno Moroncini e Giovanni Pizza. Sproni è un nuovo lessico contemporaneo, una piccola archeologia dei saperi che coltiva la disseminazione del pensiero. Un dialogo a più voci fra filosofi, antropologi, psicoanalisti, artisti guidato da uno spirito non enciclopedico, dalla consapevolezza di non poter definire mai completamente il campo del concetto.

Otto Fenichel (1897-1946) è stato un'importante psicoanalista della cosiddetta "seconda generazione". Sergio Benvenuto è psicoanalista, filosofo e scrittore italiano. Bruno Moroncini insegna Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Salerno. Giovanni Pizza insegna antropologia all’Università di Perugia.

ISBN 9788899370114

Racconti scelti

26/03/2017 — Thomas Hardy

  € 14,00   

 

I racconti qui proposti, in un linguaggio asciutto e con tecniche narrative quasi cinematografiche, mostrano tutte le caratteristiche originali, vitali e umanamente contraddittorie, di uno dei più importanti scrittori inglesi di sempre. Thomas Hardy, profondamente immerso nelle tradizioni e nell’eredità fiabesca della sua terra, fu l’indiscusso cantore del Dorset, il mitico Wessex della fantasia. Quella che in queste storie potrebbe apparire come la tranquilla epopea di un villaggio rurale, fatta di vicende esilaranti e misteriose, di amori dolci e impossibili, diventa il territorio magico e arcano su cui si muovono personaggi eternamente sospinti a esorcizzare la morte e il fato evocando la potenza dell’amore e della fantasia creatrice.

Thomas Hardy (Higher Bockampton, 1840 – Dorchester, 1928), fu uno dei maggiori interpreti degli sconvolgimenti sociali e umani provocati dall’industrializzazione nell’Inghilterra vittoriana. Uomo di grande cultura, profondo conoscitore dell’opera di Darwin, ma anche di Bergson e Marx, Hardy tentò di conciliare le ragioni della scienza e quelle degli affetti e fece del rapporto individuo-società uno dei temi dominanti della sua poetica. Autore di racconti e romanzi ("Wessex Tales", "Life’s Little Ironies", "The Return of the Native", "Tess of the d’Urbervilles", "Jude the Obscure"), poesie ("Wessex Poems") e drammi teatrali ("The Dynasts"), Hardy è lo scrittore che meglio di altri ha saputo esprimere le contraddizioni e il senso disperato di desolazione della sua epoca in un linguaggio fatto di discontinuità, come la realtà che racconta.

ISBN 9788899370107

Racconti dello spazio e del tempo

19/03/2017 — Herbert G. Wells

  € 14,00   

 

Apparso all’alba del secolo ventesimo, Tales of space and time è un testo fondativo della science fiction. I racconti che compongono quest'opera di Wells, godibilissimi e avvincenti, per certi versi perturbanti, rivelano il valore profetico di un genere letterario divenuto ormai una moderna forma di mito. I Racconti dello spazio e del tempo di H.G. Wells, riproposti in una nuova e importante traduzione, esplorano tutta la gamma delle possibilità narrative fantascientifiche: dalla scoperta di oggetti magici, capaci di aprire porte verso universi sconosciuti, alla visione del disastro planetario, al viaggio nel passato, all’inquietante distopia di un mondo futuribile segnato da ipertecnologismo e forti sperequazioni sociali, fino al sogno, tutto umano, di un'onnipotenza terribile e insieme ridicola. Si tratta, insomma, di storie dal trascinante sapore etico, scritte per interrogarsi sul senso del tempo e dell’agire degli uomini, domande poste da Wells al suo secolo ma anche, oggi, a tutti noi.

H.G. WELLS (Bromley 1866 – Londra 1946) Scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca, profondo conoscitore delle scienze (fu allievo di Thomas H. Huxley), fu inventore, insieme a Jules Verne, del romanzo scientifico e precursore della moderna fantascienza. Membro della Fabian Society dal 1903, elaborò una interpretazione personale del socialismo fabiano e fu convinto sostenitore del pacifismo come unica alternativa al ritorno della barbarie. Nelle sue opere si fondono magistralmente critica sociale e lucida analisi delle derive ideologiche derivanti dall’uso spregiudicato delle conquiste scientifiche. Tra le maggiori opere di fantascienza ricordiamo: "The Time Machine" (1895), "The Invisible Man" (1896), "The Island of Dr. Moreau" (1897).

ISBN 9788899370091

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

Un figlio al fronte

20/12/2016 — Edith Wharton

  € 18,00   

 

Mentre incombe la Grande Guerra, in una Parigi danzante sull’orlo dell’abisso, si intessono le vicende di un grande pittore e di suo figlio. John Campton, artista tormentato ed egocentrico mattatore, immortala i disvalori della borghesia europea al collasso. La grande rivoluzione della guerra lo guiderà in una terribile esplorazione personale;irrigidito negli stessi schemi e rituali sociali che aveva sempre canzonato, si scoprirà capace di cambiare decisamente segno alla propria vita.

Figlia della grande aristocrazia newyorchese del denaro, non frequentò mai scuole studiando da autodidatta i grandi autori del passato. Sposò un ricco banchiere, ma lo lasciò presto per abbracciare l’Europa e la letteratura. In Francia divenne amica, confidente e “allieva” di Henry James che ne spronò la vocazione di scrittrice. Impegnata durante la guerra in favore degli ultimi, sempre pronta con le sue parole a scardinare il sistema delle convenzioni sociali, fu autrice di alcune delle più entusiasmanti pagine della letteratura americana.

Traduzione di Pietro Pascarelli Introduzione di Barnaba Maj

ISBN 9788899370084

Ettore Ciccotti
Sud e politica tra realismo e utopia

30/09/2016 — Giuseppe Pascarelli, Giuseppe Campanelli

  € 20,00   

 

Le attuali condizioni del Mezzogiorno, nella crisi drammatica che investe più in generale il nostro Paese, conferiscono attualità e interesse a questo saggio dedicato alla straordinaria, atipica, e forse trascurata personalità di Ettore Ciccotti. Allo storico e politico lucano (Potenza, 1863 - Roma, 1939) gli autori hanno voluto ridare voce sottolineandone il carattere di eccezionale interprete della storia e della politica nazionale, delle emergenze e dei bisogni della sua terra d'origine - sempre vista in un'ottica non meramente localistica. La ricerca realizzata in questo libro, che si avvale di fondati metodi storiografici e si apre agli apporti delle altre scienze umane, intende riaccendere un dibattito tragicamente sopito e riproporre una riflessione sul tema del rapporto tra ragione e rivoluzione, tra riformismo e radicale trasformazione della società, tra utopismo e realismo.

Giuseppe Pascarelli è nato nel 1948 ad Armento. Laureato in Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli è stato docente di italiano e storia nelle scuole superiori. // Giuseppe Campanelli è nato nel 1965 a Bari. Laureato in Teoria e Filosofia della Comunicazione presso l’Università della Basilicata è giornalista pubblicista.

Prefazione di Salvatore Lardino

ISBN 9788899370022

Dark laughter

19/09/2016 — Sherwood Anderson

  € 18,00   

 

Dark Laughter è una piccola Odissea moderna. Le pianure del Middle West, i grandi fiumi, fanno da sfondo alle vicende del protagonista, John Stockton, un uomo in fuga dalle convenzioni sociali e alla ricerca di un nuovo sé. In un mondo sospeso tra reale e possibile, tra presente e infanzia, tra biografia e storia, si agita una costellazione di personaggi irrisolti, di figure simboliche. La tensione espressiva del linguaggio, il bisogno di una maggiore aderenza alla vita, l’urgenza di amare, di risolvere il mito dell’infanzia e di dare, infine, un senso al proprio esistere, sono alcuni dei temi che percorrono un romanzo fatto di grande intensità, scritto con un linguaggio moderno, asciutto ed essenziale.

Sherwood Anderson (Camden, Ohio, 1876 – Colón, Panamá, 1941). Grande padre della narrativa americana, epico cantore del Middle West, di quella provincia americana di cui si è nutrita l’ispirazione di grandi scrittori di ieri e di oggi, fu maestro indiscusso di Hemingway, Faulkner e Steinbeck. Conobbe la povertà in gioventù, collezionando tanti lavori da guadagnarsi il soprannome “Jobby”. Inquieto e affamato di vita – con quattro matrimoni alle spalle – nei suoi romanzi e racconti narrò il sogno americano, i grandi spazi, le città opprimenti, le anime allo sbando. Nel suo salotto si riunivano i maggiori esponenti del modernismo americano; tanti gli scrittori che piansero sul suo epitaffio: «La vita, non la morte, è l’avventura più grande».

Traduzione e Introduzione di Giuseppe Pascarelli

ISBN 9788899370060

Segreti d'artista

01/08/2016 — Henry James

  € 14,00   

 

Qual è il segreto insegnamento di un’opera d’arte?Quale forza guida la creazione e traccia il destino di un artista?Henry James, nei tre racconti che proponiamo, cerca di rispondere a queste fondamentali domande estetiche rivelando i segreti legami che avvicinano pittura e letteratura e ne fanno una sola grande arte.In un gioco labirintico di enigmatici rimandi, perfettamente aderenti al contenuto narrativo e mai astrattamente proposti, si disegna un territorio problematico in cui il lettore è chiamato a scegliere, di volta in volta, il sentiero in cui avventurarsi. È ancora possibile rincorrere la perfezione espressiva, ispirata ad un valore codificato di “bello”, col rischio di portare a un continuo differimento, ad una frustrante inazione? Qual è il rapporto tra l’energia creativa (la genialità) e le limitazioni della materia, del medium espressivo? Cosa resta, oggi, della pretesa di essere sempre all’altezza del testo, di saperne completamente carpire il prezioso segreto?

Henry James (New York, 1843 – Londra, 1916), esponente di una agiata famiglia della borghesia intellettuale americana (suo fratello era il celebre filosofo e psicologo William James), fu erede della grande arte narrativa di Hawthorne e Balzac, e insieme sperimentatore di nuove forme che anticiparono e influenzarono i grandi romanzi del Novecento. Tra i classici di questo autore, particolarmente prolifico, ricordiamo Ritratto di signora (1881) e Gli ambasciatori (1903). La sua capacità introspettiva e il suo stile raffinati lo hanno reso un modello letterario inarrivabile, anche per scrittori successivi e distanti da lui come Sherwood Anderson e Ernest Hemingway.

Introduzione di Simone Francescato Traduzione e postfazione di Pietro Pascarelli

ISBN 9788899370077

White buildings

01/07/2016 — Hart Crane

  € 14,00   

 

A distanza di cinquant’anni dalla dalla prima edizione italiana, presentiamo una nuova traduzione di Edifici Bianchi (White Buildings) di Hart Crane, raccolta di forte tensione lirica in cui la poesia americana del Novecento raggiunge una delle sue vette più elevate. Animata da metafore iperdense, improvvise illuminazioni e da un sistema di riferimenti di straordinaria ricchezza e complessità, la poesia di Hart Crane fonde tecniche compositive e visioni del mondo: dallo gnosticismo al romanticismo, da Blake, a Marlowe, a Coleridge, a Rimbaud, a Emerson, a Whitman. Albe e fiumi, uomini e divinità, e gli edifici bianchi, il progresso e il futuro al termine di una notte in cui si agitano l’istinto primordiale, lo spettro e lo spirito di New York con le sue poderose avveniristiche impalcature d’acciaio, simbolo del mondo e dell’uomo nuovo.

Hart Crane (1899-1932) è un poeta misterioso e profondo, inventore di una lingua segreta, che con ardite metafore rimescola le carte del mondo, degli affetti, del destino. Considerato, al pari di Emerson, Whitman, Dickinson e T. S. Eliot, tra i più grandi poeti americani, Crane ha lasciato una traccia durevole in autori come Dylan Thomas, Sylvia Plath e Robert Lowell tra gli altri. A cinquant’anni dalla prima edizione italiana, White Buildings esce ora in una nuova traduzione, corredata da un originale apparato introduttivo e critico.

Traduzione e Introduzione di Pietro PascarelliPress review: "Libri inattesi di Edizioni Grenelle" - Maurizio Inchingoli su Il Mattino del 09.02.2017;"Lo scaffale di Poesia" - Massimo Bacigalupo su «Poesia» n. 322 Gennaio 2017;"L'Orfeo Usa che si tolse la giacca prima di suicidarsi" - Davide Brullo su Il Giornale del 17.01.2017;"Baci tremuli fra i bianchi fiocchi cadenti" - di Massimo Bacigalupo, su il Manifesto del 20.11.2016;"I libri del pen" - Massimo Bacigalupo sulla rivista P.E.N. n. 36 del 2016

ISBN 9788899370046

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2

De occulta philosophia, libro I

01/01/2016 — Agrippa Nettesheim

  € 20,00   

 

La nuova traduzione del I libro del De occulta philosophia, con l’ampia introduzione che la precede, la biografia dell’autore e una precisa contestualizzazione storica, unite ad un apparato iconografico che ne illustra lo spirito, non vuole essere il tentativo di recuperare un “mago” del Rinascimento europeo in un’ottica meramente esoterica e occultistica – come si è voluto presentarlo sino ad oggi – ma semmai intende offrire una lettura nuova, in grado di far dialogare ancora quest'opera col presente. Un simile “gesto” filosofico di attualizzazione è motivato infatti dalla necessità di riappropriarsi di una modalità conoscitiva in parte dimenticata, in grado però di ricevere nuovo e inaspettato impulso dai problemi e dalle intensità contemporanee.

Enrico Cornelio Agrippa von Nettesheim (1486-1535) fu un filosofo della natura di area tedesca, come Niccolò Cusano, Reuchlin, Giovanni Tritemio, vissuto molti anni anche in Italia dove conobbe l’opera dei grandi umanisti e, in special modo, di Pico della Mirandola. Fu un grande interprete della crisi epocale che scosse l’Occidente nel passaggio dal Medioevo all’Età moderna. Personaggio scomodo, sempre in lotta contro la cecità delle istituzioni, per la sua vita avventurosa e la sua fama di mago ispirò poeti e scrittori di ogni epoca, da Rabelais a Marlowe, che ne fece il precursore di Faust, da Shakespeare a Goethe, da Brjusov a Yourcenar.

Curatore e traduttore Giuseppe Pascarelli.

ISBN 9788899370015

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook2