La crepa preziosa

03/2020 — Valeria Cipolli

€ 9,00

 

Ognuno di noi è un’opera d’arte, un pezzo unico e irripetibile proprio perché a seconda di come la nostra vita ci frantuma si crea un disegno piuttosto che un altro nella nostra trama psichica, un intarsio unico e irripetibile dato dalla casualità con cui la nostra ceramica emotiva si rompe. Ed è questa casualità che ci rende preziosi e rende pregiate le nostre spaccature dell’anima come ci insegna l’antica arte nipponica del Kintsugi (kin oro e tsugi riparare) che trasforma gli oggetti danneggiati in opere d’arte riparando le loro crepe di rottura con una speciale miscela a base d’oro. Le liriche che compongono la silloge sono dunque da leggersi in quest’ottica volta a offrire una diversa chiave di lettura del dolore. Valeria Cipolli ripercorre qui tutte le sue crepe che divengono quasi una mappa su cui orientarsi. Dipanando matasse emotive con cui alla fine sceglie di aggrovigliarsi di nuovo, onorando le sue ante-nate, scandagliando il suo sentirsi estranea a se stessa, risvegliando una rabbia femminile archetipica sopita ripercorre le sue cicatrici come briciole per ritrovare la via di casa e qui le ripara con l’oro per poi ricomporle in una trama preziosa e irripetibile che configura la sua identità. Seppur dolorosa la lacerazione viene vissuta come un approdo verso qualcosa che aggiunge valore al nostro essere perché le ferite lasciano tracce diverse in ognuno di noi e ci rendono quello che siamo. Silloge elegante e raffinata, sottende una metrica liquida, musicale ed evocativa.

È un’artista toscana, etrusca della costa come ama definirsi. Sin da piccola inizia a scrivere e disegnare, appassionata ai suoni e alle parole evocatrici di atmosfere e attratta dalla ritrattistica e dal potere degli sguardi. Nella sua formazione classica e linguistica, ha approfondito varie lingue, da quelle antiche alle moderne anche meno conosciute come quella cimrica, a rischio di estinzione, di cui è appassionata e ha redatto una grammatica in italiano. Sinesteta, alla ricerca di suggestioni e percorsi sempre nuovi in cui sperimentarsi, ama la fusione di linguaggi. Mette poesia nei suoi quadri e colori nei suoi versi con una speciale predilezione per gli occhi che le svelano molteplici mondi. Finalista e vincitrice in importanti concorsi di poesia, espone le sue Fanusie (le donne bianche dei suoi quadri) in varie mostre personali e collettive. Nel 2017 vince il Premio Letterario Giovane Holden e l’anno successivo pubblica la silloge poetica Ti stappo gli occhi.

ISBN 9788832926477

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