L'assassino di mio fratello

01/2013 — Gerardo Ferrara

€ 16,00

 

Galilea, inizio dell’era cristiana. “Un padre aveva due figli”. Con queste parole inizia una delle più celebri parabole evangeliche, quella del Figliol prodigo. Nel racconto, tuttavia, non troviamo che poche righe dedicate al fratello maggiore. A lui è dedicato questo romanzo. L’ordinaria esistenza di Shimon è sconvolta dall’annuncio del suo fratello minore e amatissimo, David, di voler andare via di casa. Da quel momento, egli dovrà lottare costantemente contro sentimenti nuovi e sconosciuti: lussuria, invidia, gelosia, ira, violenza. Dovrà accettare di essere imperfetto, di poter sbagliare e nonostante ciò di poter amare ed essere amato. Il romanzo, pur traendo ispirazione dalla celebre parabola e da una precisa ambientazione storica e culturale (continui richiami biblici, tenuti volutamente “nascosti”, e scelta dei nomi ebraici dei personaggi, il cui significato rispecchia le caratteristiche di chi li porta), ha, in realtà, l’obiettivo di plasmare e raccontare in prima persona un personaggio complesso, attuale e quanto mai umano in cui tutti i lettori possano riconoscersi.

È nato in Basilicata nel 1978. Dopo la laurea in Scienze Politiche, soggiorna a lungo all’estero per motivi di studio e lavoro. Dal 2006 vive e lavora a Roma, prima alla RAI (programma “C’era una volta”, RAI3) e poi alla Pontificia Università Gregoriana. Collabora con la rivista quadrimestrale Imperi, per la quale scrive di Medio Oriente e Chiesa cattolica, e, dal 2011, continua l’attività di ricercatore e scrittore. I suoi interessi spaziano dalla musica (ha studiato il pianoforte), alla linguistica e alla filologia semitica e romanza, agli studi sull’islam, il cristianesimo e l’ebraismo, alla storia e cultura del popolo ebraico, alle culture e letterature israeliana e libanese. È impegnato in numerose attività ecclesiastiche, musicali e culturali, letterarie.

ISBN 9788863963663

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