Romanzi greci ritrovati
Tradizione e riscoperta dalla tarda antichità al Cinquecento

01/2011 — Nunzio Bianchi

€ 17,00

 

La conoscenza degli unici romanzi greci conservati integralmente (Caritone, Senofonte Efesio, Achille Tazio, Longo, Eliodoro) è affidata a pochi manoscritti (in qualche caso ad uno solo). Le testimonianze più o meno esplicite della loro circolazione e sopravvivenza dalla tarda antichità al Cinquecento sono poche e talora di non concorde interpretazione. Queste pagine fanno luce su alcuni momenti della tradizione dei romanzi antichi, sui modi e i tempi della loro riscoperta: dal riuso di parole e intere locuzioni nelle lettere fittizie di un epistolografo tardoantico (Aristeneto) o nelle seriose omelie di un predicatore d’età normanna (Filagato da Cerami), all’imitazione di un ‘novello’ romanziere nella Bisanzio dei Comneni (Niceta Eugeniano), fino al recupero di alcuni romanzi da parte di un principe della filologia (Poliziano) e al loro approdo in tipografia sul finire del Cinquecento.

Nunzio Bianchi (1973) lavora presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Bari e svolge ricerche di filologia classica. Si interessa di tradizione e ricezione dei testi e si occupa del romanzo antico. Ha pubblicato Caritone e Senofonte Efesio. Inediti di Giovanni Lami (2004), Il codice del romanzo. Tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci (2006) e numerosi saggi apparsi in volumi e in riviste specialistiche («Quaderni di storia», «Paideia», «Exemplaria classica», «Bollettino dei classici», «Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata»).

ISBN 9788864790282

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