Euripide
L'assenza di Zeus e la crisi della democrazia

01/2012 — Giuseppe Micunco

€ 12,00

 

«Nessun’altra figura della letteratura antica è così difficile da afferrare nei suoi diversi aspetti. Per molti riguardi egli appartiene ancora al periodo culminante dell’età classica, eppure nella sua opera comincia a dissolversi quella grandiosa compattezza che è propria tanto del Partenone quanto della matura tragedia sofoclea. Nell’opera euripidea il pathos della passione ardente è accostato ad una contemplatività razionalistica, canti religiosi sono rivolti agli stessi dèi che altrove sono respinti nel regno della favola, e dappertutto l’intensità del dubbio supera di molto la sicurezza della risposta» (Lesky).

Giuseppe Micunco è nato a Bari, dove risiede. Studioso dal grande rigore critico e dai molteplici interessi, scrive su riviste scientifiche approfondendo i temi legati all’incontro tra la cultura classica e la cultura cristiana ed è collaboratore dell’UTET per la collana dei classici latini. È autore di più di trenta pubblicazioni, tra cui: Praesentia numina. Catullo e il ‘dio vicino’ (1996), Sine dominico non possumus. I martiri di Abitene e la Pasqua domenicale (2004); ha curato e tradotto l’Inno in onore del beatissimo martire Lorenzo, di Aurelio Prudenzio Namaziano (Stilo Editrice 1999); insieme a Domenico Lassandro ha curato per l’UTET i Panegirici latini (2001) e De natura deorum, De senectute, De amicitia di Cicerone (2007); ha di recente curato l’Exultet I di Bari (Stilo Editrice 2011). Per Stilo Editrice cura la collana ‘piccola letteratura greca’.

ISBN 9788864790718

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