La rivoluzione dei tarli

10/2018 — Lucia Grassiccia

€ 16,00

 

Anni Novanta. Gleb e i suoi sette figli abitano in un piccolo e arido paese siciliano, Scanto (“spavento”). Pur possedendo personalità ben distinte, fratelli e sorelle sono uniti da certe esperienze comuni e dalle abitudini famigliari. Tra queste, c’è la raccolta dei sogni: i sette hanno l’obbligo di riferire al padre le proprie visioni oniriche notturne. Divorati dal tempo, dal piacere e dalle loro stesse vite, i protagonisti di questa storia sfidano il buon senso e la sorte, contesi tra dimensione onirica e carnalità. Si muovono in un perimetro stretto, limitato a una torre, al bar Barbarossa e alla trattoria Patacca: un palcoscenico bruciato dal sole dove non mancano figure ambigue, che si muovono a tentoni tra i propri paesaggi interiori. Romanzo dedicato all’opera cinematografica di Ciprì e Maresco.

Lucia Grassiccia è nata a Modica (RG) nel 1986 e vive a Milano. Arteterapeuta di professione, è co-fondatrice dell'associazione Germogli. Ha studiato all'Accademia di belle arti di Catania, dove ha fondato e diretto il webzine sperimentale Hzine con un gruppo di colleghi. Suoi testi sono presenti in antologie edite da DeComporre, Rayuela e Fara Editore; collabora inoltre con Artribune dal 2011. Per Prospero Editore ha pubblicato il suo primo romanzo, "Elevator" (2013) e creato la rubrica "Letteratura Espressa: racconti nel tempo di un caffè".

"Lucia Grassiccia usa le parole come trivelle; le usa per scardinare una realtà troppo patinata e idilliaca, ma toccando nervi e facendo saltare dal fastidio che certi tocchi provocano perché stridono con la rappresentazione più pacata (e preferita) della realtà"

Giulio Gasperini (chronicalibri.it)

ISBN 9788885491465

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