I Believe

12/2017 — Matteo Fantolini

€ 39,00

 

Nelle foto di Fantolini non ci sono morti né guerre, non ci sono violazioni di diritti umani o condizioni di violenza o povertà estreme, nessuno dei temi caldi ormai sdoganati dal foto-giornalismo moderno. Nel lavoro di Matteo ci sono il sangue e la carne, ma manca completamente ogni forma di violenza. Paradossalmente, a penalizzarne la visibilità, è stata proprio la sua innocenza, l’assenza di una ragione sufficiente per sfidare il tabù del dolore: in un mondo come quello del giornalismo contemporaneo, dove i limiti dell’etica sono elastici e permeabili quanto l’andamento del mercato editoriale, il sangue può essere concepito solo come manifestazione di un torto o un’ingiustizia sociale, come un male necessario, una prova da presentare al tribunale dell’opinione pubblica per influenzarlo.

Nato a Livorno nel 1978, inizia la sua carriera di fotografo nei villaggi turistici in giro per il mondo, da animatore a responsabile del diving e poi la fotografia subacquea. Nel 2010 si diploma in fotografia presso lo IED Torino e inizia l’attività di fotografo di matrimoni e new born. La voglia di scoprire e raccontare il mondo non si placa, viaggia molto soprattutto alla ricerca dei riti religiosi dove la tradizione, l’esasperazione del credo e il sacrificio si fondono in una alchimia fatta di punizione/espiazione e sangue. Per quattro anni indaga, osserva e racconta. Malesia, India, Thailandia, Italia. Matteo lascia i suoi progetti fotografici incompiuti, il 16 dicembre del 2016 muore improvvisamente nella sua casa di Pinerolo.

Copertina Cartonata Plastificazione Soft Touch

ISBN 9788885608078

Giacenza indicativa a magazzino Fastbook0