Omero
Odissea. L'uomo che conobbe

01/2005 — Giuseppe Micunco

€ 10,00

 

Odìsseo impara a sue spese che il conoscere si lega strettamente al soffrire: soddisfare il desiderio di conoscere costa sofferenza e il sapere aumenta il soffrire. Questo binomio conoscere/soffrire è la nuova fondamentale acquisizione del poeta dell’Odissea, ma anche del pensiero greco e di tutta la cultura occidentale. Ed è un’acquisizione che segna un altro punto fermo rispetto, non solo alla civiltà guerresca dell’Iliade, ma anche a visioni della vita ormai indegne di un uomo che voglia veramente e pienamente essere tale e che si caratterizza, invece, soprattutto e prima di tutto, per la sua razionalità.

Giuseppe Micunco è nato a Bari (1945), ove risiede. Professore di latino, greco e greco biblico, studioso dal grande rigore critico e dai molteplici interessi, ha curato ricerche che spaziano dal mondo classico, all’intercultura, all’agiografia e alla spiritualità. Scrive su riviste scientifiche tra cui «Invigilata lucernis» del Dipartimento di studi classici e cristiani dell’Università di Bari, approfondendo i temi legati all’incontro tra la cultura classica e la cultura cristiana, ed è collaboratore dell’UTET per la collana dei classici latini. È autore di più di trenta pubblicazioni tra cui: Praesentia numina. Catullo e il ‘dio vicino’ (1996), Inno in onore del beatissimo martire Lorenzo di Aurelio Prudenzio Clemente (1999), Panegirici latini (a cura di D. Lassandro e G. Micunco) (2001), Sine dominico non possumus. I martiri di Abitene e la Pasqua domenicale (2004).

ISBN 9788887781304

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