Sui passi dell'estate perduta

05/2013 — Patrizia Ferrando

€ 15,00

 

Villeggiare: un verbo ormai anacronistico, dotato, però, di grande potere evocativo. Questo libro è un viaggio sentimentale tra edifici, aneddoti, costumi e curiosità delle stagioni in cui, complici l’amenità dei paesaggi e i comodi collegamenti, Arquata Scrivia, come altre località dell’entroterra genovese e delle limitrofe campagne piemontesi, divenne meta estiva della borghesia cittadina e delle sue nuove abitudini. Il ventesimo secolo, da poco cominciato, portò, tra gli alberi e le strade bianche, torrette, facciate dipinte, bovindi di gusto inglese. I giardini si popolarono di signore in abiti raffinati, ragazzini vestiti alla marinara e bambinaie con impeccabili grembiuli, austeri anziani assisi nelle poltrone di vimini e giovani in tenuta da tennis. Stagioni destinate a una breve parabola, presenze effimere di un tempo perduto, restano tuttavia leggibili nella realtà odierna, non solo come tocco di leggiadria conferito dai villini, ma anche come testimonianza di lunghe estati in cui concetti come “turismo di massa” e “vacanza” non occupavano i pensieri fra arrivi e partenze.

Patrizia Ferrando, è nata a Genova nel 1974 e vive ad Arquata Scrivia. Giornalista pubblicista, collabora a riviste femminili e blog dedicati a libri e decorazione d’interni, alternando articoli e scrittura narrativa, sempre all’insegna del desiderio di raccontare. Appassionata di storia e di storie, adora inseguire entrambe fra romanzi, arte, cinema e teatro. I suoi luoghi preferiti sono librerie, mercatini, dimore eccentriche e botteghe insolite.

ISBN 9788895677743

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