Vite schedate
Comunisti a Ferrara durante il fascismo: 3

01/2016 — Delfina Tromboni, Dante Giordano, Davide Guarnieri

€ 18,00

 

Sono oltre 400 i comunisti e le comuniste ferraresi schedati dalla polizia politica fascista, durante il Ventennio, per il Casellario politico centrale del Ministero dell'Interno e si stimano in almeno quattro volte tanti quelli inseriti dalla Questura nel novero dei "sovversivi", per il medesimo periodo. Le carte di polizia stilate a fine repressivo costituiscono una impareggiabile fonte per la storia dei comunisti e delle comuniste durante la dittatura. "Vite schedate" ne ricostruisce le biografie, restituendo per la prima volta alla memoria storica e collettiva non soltanto l'antifascismo organizzato dalle strutture clandestine del partito, ma anche quello diffuso e quotidiano, mai emerso prima dalla cosiddetta "zona grigia". È così che, attraverso le vicende di centinaia di sconosciuti oppositori del regime, in gran parte costretti all'emigrazione in altre città (Milano, Torino, Genova, Roma, Bari, Venezia, Bologna...) o addirittura in altri Paesi (Francia, Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Argentina...) si ricostruiscono anche pezzi di resistenza alla dittatura in realtà diverse da quella ferrarese. Schedatura da Cappelli a Farolfi. Ricostruzione della storia locale del PCI dal '34 al '36.

Delfina Tromboni vive e lavora a Ferrara, dove dirige il Museo del Risorgimento e della Resistenza. Esperta di storia locale e di documentazione di genere, ha pubblicato studi sugli archivi e sulla storia delle donne, sul movimento operaio e cooperativo, sull’antifascismo e la Resistenza. Ha collaborato con le principali riviste del settore e, tra gli editori nazionali, ha pubblicato con Vangelista, Franco Angeli, Marsilio, Carocci, Il Mulino, Giuntina. Per Tresogni ha curato nel 2010 Storie di esilio, di fuga e di deportazione. Ferraresi ed emiliano romagnoli nella diaspora ebraica ed antifascista.

ISBN 9788897320418

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