Torri di avvistamento storie di corsari, turchi e barbareschi

08/2020 — Francesco Torre

€ 15,00

 

Un territorio, da San Vito a tutta la “ex” provincia di Trapani che porta tra l’altro, nel proprio DNA, l’impronta di un rapporto millenario ed estremamente articolato con l’Africa. Rapporto millenario che a partire dal medioevo e fino al 1830 ha visto le vicende di una lunga guerra combattuta, su terra e su mare, da grandi flotte turco-barbaresche e ispano-asburgiche, ma anche da rais corsari tunisini, algerini, tripolini da un lato e “capitani coraggiosi” trapanesi dall’altro, al comando di singole imbarcazioni o di minuscole squadre, tutti forniti di “lettere di corso” rilasciate dai propri governi. Nel caso trapanese, quindi, dai vicerè aragonesi, spagnoli, piemontesi, austriaci e, in ultimo, borbonici. Incastonato nel centro del Mediterraneo, vicino all’Africa o alla Berberia come nessun altro territorio europeo, il trapanese ha vissuto in prima linea la lunga ed in gran parte ancora inesplorata vicenda della guerra da corsa mediterranea. Di queste vicende, le torri di guardia e d’avvistamento, nel trapanese e nel territorio di San Vito curate e restaurate più e meglio che altrove, sono ben visibili testimoni di pietra.

Francesco Torre, già titolare di Cattedra di Geomorfologia e Geoarcheologia all’Università di Bologna, ha lavorato come geologo per tre anni per il Governo Sudafricano, Department of Mines, Geological Survey. È stato responsabile geologo marino nella spedizione scientifica nel Mar Nero (agosto-settembre 2000): scoperte le tracce del “Diluvio Universale”. Dall’anno 1995 collaboratore dell’institute for exploration, (Istituto americano della ”Division of Sea Foundation,inc.”). Ha partecipato come Responsabile geologo nella spedizione scientifica in Egitto sul Delta del Nilo e nella spedizione per ricerche archeologiche e geomorfologiche marine nel Mediterraneo, nella zona di Banco Skerki con una nave oceanografica ed un sottomarino strategico nucleare della Marina Militare Americana, NR-1, scendendo, primo italiano a farlo, alla profondità di 800 metri. Scoperte 5 navi romane. Direttore della ricerca il Prof. Robert Ballard, famoso scienziato americano, geologo, scopritore del “Titanic”. Il prof. Torre è laureato in Geologia, Biologia, Scienze Naturali e Scienze Turistiche. È uno dei principali studiosi di Preistoria e Protostoria della Sicilia. Lingue studiate e parlate: inglese, tedesco, francese, spagnolo, swahili, turco, afrikaans e arabo.

ISBN 9788897549451

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