Roy Andersson

03/2003 — Fiammetta Girola, Bruno Fornara

€ 12,00

 

L'autore svedese Roy Andersson, che alterna film prodotti in proprio con cortometraggi pubblicitari decisamente atipici, giocati tutti su di uno humor paradossale, viene qui presentato attraverso due suoi scritti, un'intervista e un articolo di Bruno Fornara che gettano luce sulla sua visione per niente consolatoria della condizione umana contemporanea. Il cinema di Roy Andersson è un cinema senza commenti, è cinema dell'evidenza, agghiacciante, inesorabile e sfrenatamente comico. Andersson appartiene all'etnia dei Tati e degli Ioseliani, ama la fissità dello sguardo e la semplice complessità della scena, combina tragedia e comicità. È un regista pignolo, meticoloso, lavora con la consapevolezza che basta un niente, un piccolo gesto, uno sguardo, un particolare, una minima cosa per dire tantissimo. Nel suo cinema tutto è preciso e necessario, si toglie il superfluo, si elimina il molto per potenziare il poco che resta. È un osservatore del poco che dice tutto: ama i processi di raffinamento, di miniaturizzazione. Con una cura meticolosa per ogni dettaglio costruisce microchip visivi, successioni di tableaux vivants, dove la messinscena fa leva sull'attesa dello spettatore per l'evento che farà saltare la loro bella e ordinata precisione.

ISBN 9788898271344

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