Aulo Gaio Sempronio
Il centurione della XI Legio che entrò nella storia di Miylae

04/2017 — Filippo Lo Schiavo

€ 13,00

 

Come definire un romanzo storico? La ragione principale per una tale scelta da parte dell'autore consiste nella libertà che un'alternativa del genere concede. Anch'essa comunque, rientra a tutti gli effetti nei meccanismi della letteratura, della cultura e dell'informazione. Come nei precedenti romanzi, lo scrittore ama leggere in modo personale ed in controluce le certezze delle nozioni consolidate, i miti più considerati e l'autorità delle fonti storiche, modificando la rappresentazione della realtà senza necessariamente preoccuparsi di trovare un antidoto al suo senso illuministico che non teme di intingere la sua creatività nei più oscuri recessi del passato. Egli, anche in questo caso, non è lo storico che espone ciò che è accaduto ma il narratore che descrive ciò che è potuto accadere nel succedersi degli eventi. "Approfitta della Storia senza mettersi a farle concorrenza" per dirla come il Manzoni. Questo romanzo intende servirsi della Storia, apportando le variazioni necessarie per narrare il suo ipotetico procedere e non si sottrae all'illusione di potere raccontare i fatti senza interpretarli freddamente con il rigore dello storico.

Filippo Lo Schiavo, ex dirigente d’azienda, è uno scrittore milazzese di 69 anni giunto ormai al suo sesto romanzo ambientato in terra di Sicilia: Cialoma (Pungitopo), I racconti del Dongione (Pungitopo), La nave del vino (Pungitopo), Quando profumavano i gelsomini (Lombardo), Il tormento della verità (Albatros) sono tra quelli già pubblicati che hanno raggiunto un elevato gradimento tra i suoi lettori. Cialoma in particolare è stato oggetto di una Segnalazione d’Onore al Premio Letterario Regionale Città di Viagrande V Edizione - Antonio Aniante - 2013, forse il più prestigioso tra quelli siciliani.

ISBN 9788898311811

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