Alessandro Bazan
Divagante. Catalogo della mostra (Marsala, 16 luglio-16 ottobre 2016). Ediz. italiana e inglese

07/2016 — S. Troisi

€ 15,00

 

Il volume è pubblicato in occasione della grande mostra personale di Alessandro Bazan a cura di Sergio Troisi organizzata nelle sale del Convento del Carmine della Pinacoteca di Marsala (16 luglio-16 ottobre 2016). In mostra e nel catalogo 35 opere realizzate dal 1999 ad oggi: una sostanziosa antologica, inclusi numerosi inediti, che documenta oltre quindici anni di attività di uno degli interpreti di rilievo della pittura italiana contemporanea ed esponente – insieme a Francesco De Grandi, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza – della cosiddetta Scuola di Palermo.

“In questa pittura il Novecento è definitivamente trascorso, e ne rimangono semmai soltanto le tracce sdrucite. A questo teatro di residui Bazan presta una struttura compositiva semplificata – paratattica, è stata definita –, dove gli stessi attori – filiformi, quasi evanescenti, tenuti insieme da pochi e rapidi tratti di colore – sembrano abdicare a qualsiasi ruolo da protagonista per presentarsi, tutti, come comparse.” Dal testo critico Alessandro Bazan. Divagante di Sergio Troisi.

Alessandro Bazan (Palermo, 1966) esordisce sulla scena artistica alla fine degli anni Ottanta, in un contesto culturale caratterizzato già da alcuni anni da una rinnovata attenzione alla pittura e da una contaminazione tra forme e generi rivendicata, per esempio, dalla Transavanguardia in Italia e dai Neue Wilde in Germania. Sin dall'inizio, le sue opere rivelano però una diversa strategia delle immagini, che mentre guarda attentamente alla pittura e alla sua storia, incrocia costantemente linguaggi e fonti visive con altri codici espressivi, in particolare del cinema e del fumetto (o, con termine corrente, della graphic novel italiana di quel periodo). A partire dalla prima metà degli anni Novanta Bazan definisce alcuni caratteri centrali della propria maniera: un segno rapido e talvolta corsivo, un repertorio dove l'elemento quotidiano vira spesso in una dimensione più sospesa e fantastica, una attenzione alla trascrizione del dettaglio il cui accumulo determina un continuo rallentare e indugiare dello sguardo sulla superficie del dipinto. Sono gli anni della cosiddetta Scuola di Palermo (con Francesco De Grandi, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza), una delle realtà riconosciute come più vitali e importanti della scena artistica italiana e non solo; un sodalizio piuttosto che un gruppo nella accezione stretta del termine, con una diversità di approccio e di metodo in cui la figurazione di Bazan precisa quell'aspetto divagante che rappresenta il modo di indagare l'esercizio della pittura.

ISBN 9788898741236

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