Come ladro di notte

01/2020 — Mauro Antonio Miglieruolo

€ 15,00

 

Come ladro di notte, un capolavoro di space opera apocalittica e sociale, forse il primo del suo genere in Italia, affronta tutte le tematiche che
sono care a noi di Kipple, come quella sociale e politica, unita a quella spirituale e religiosa; la parodia della burocrazia, che vela minacce terribili sottoforma
di ossequiose lettere formali; il dileggio del potere, di sedicenti
grandi uomini che sembrano vorticare nella tempesta come burattini;
la mise-en-scène dell’alta società intrisa di lascivia, la stessa
presente in tutti i personaggi (uomini e donne) e strettamente
legata al proprio ruolo, cui non scampa nemmeno il ligio protagonista Zanzotto.
Infine, la parodia di un secondo avvento di Cristo, o di un nuovo profeta (Elio), completa l’immensa giostra transgalattica, in cui tutti combattono, odiano, amano e desiderano, ma in cui nessuno (nemmeno un presunto Dio) riesce a
opporsi all’inerzia immensa di un Universo che sembra ignorare l’Uomo.

Nato a Grotteria (provincia di Reggio Calabria) nel 1942, Mauro Antonio Miglieruolo dal 1952, salvo un breve intervallo trascorso a Belluno per motivi di lavoro, vive a Roma. Molto attivo nel fandom fantascientifico dei primi anni sessanta, è su Galassia e Oltre il cielo che appaiono le sue prime opere. Nel 1972 acquisisce una certa notorietà con il romanzo Come ladro di notte, ristampato più volte (anche in Urania Collezione n. 77). Dal 1967 al 1980 milita nella Nuova Sinistra e poi nel sindacato, dal quale si distacca in seguito. Dal 2007, anno in cui viene invitato come ospite d'onore al Premio Italia, è tornato a comparire nelle manifestazioni pubbliche legate alla fantascienza. I suoi racconti hanno spesso provocato discussioni, vedi in particolare Circe (Robot n. 3) e Oniricon (Nova Special n. 1) che gli varranno la fama di autore innovatore, originale, in grado di tenere il paragone con i migliori d'oltreoceano. Lino Aldani e Ugo Malaguti lo hanno recentemente definito lo scrittore “più impegnato della fantascienza italiana, il rivoluzionario […] che nella sua narrativa ha sempre davanti agli occhi l'ideale utopico di un mondo diverso in cui tutti possono essere redenti.” Luigi Petruzzelli sostiene che Miglieruolo è “forse il più anticonformista degli autori di fantascienza italiani” e che la relativa scarsezza della sua produzione “è compensata da uno stile in cui nessuna parola è lasciata al caso.” Per Giuseppe Lippi infine “Miglieruolo vanta una immaginazione di prim'ordine, l'ingrediente base di tutta la fantascienza”.

Premio Kipple Reloaded 2018

ISBN 9788898953967

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