White buildings

07/2016 — Hart Crane

€ 14,00

 

A distanza di cinquant’anni dalla dalla prima edizione italiana, presentiamo una nuova traduzione di Edifici Bianchi (White Buildings) di Hart Crane, raccolta di forte tensione lirica in cui la poesia americana del Novecento raggiunge una delle sue vette più elevate. Animata da metafore iperdense, improvvise illuminazioni e da un sistema di riferimenti di straordinaria ricchezza e complessità, la poesia di Hart Crane fonde tecniche compositive e visioni del mondo: dallo gnosticismo al romanticismo, da Blake, a Marlowe, a Coleridge, a Rimbaud, a Emerson, a Whitman. Albe e fiumi, uomini e divinità, e gli edifici bianchi, il progresso e il futuro al termine di una notte in cui si agitano l’istinto primordiale, lo spettro e lo spirito di New York con le sue poderose avveniristiche impalcature d’acciaio, simbolo del mondo e dell’uomo nuovo.

Hart Crane (1899-1932) è un poeta misterioso e profondo, inventore di una lingua segreta, che con ardite metafore rimescola le carte del mondo, degli affetti, del destino. Considerato, al pari di Emerson, Whitman, Dickinson e T. S. Eliot, tra i più grandi poeti americani, Crane ha lasciato una traccia durevole in autori come Dylan Thomas, Sylvia Plath e Robert Lowell tra gli altri. A cinquant’anni dalla prima edizione italiana, White Buildings esce ora in una nuova traduzione, corredata da un originale apparato introduttivo e critico.

Traduzione e Introduzione di Pietro PascarelliPress review: "Libri inattesi di Edizioni Grenelle" - Maurizio Inchingoli su Il Mattino del 09.02.2017;"Lo scaffale di Poesia" - Massimo Bacigalupo su «Poesia» n. 322 Gennaio 2017;"L'Orfeo Usa che si tolse la giacca prima di suicidarsi" - Davide Brullo su Il Giornale del 17.01.2017;"Baci tremuli fra i bianchi fiocchi cadenti" - di Massimo Bacigalupo, su il Manifesto del 20.11.2016;"I libri del pen" - Massimo Bacigalupo sulla rivista P.E.N. n. 36 del 2016

ISBN 9788899370046

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