Il marchio della bestia
Nove racconti del terrore

09/2018 — AA.VV.

€ 18,00

 

Nove racconti dei più grandi maestri del terrore. Nove passi in un raffinato delirio della psiche. Nove percorsi nei gorghi insondati del fantastico. Prodigiose scoperte, sogni rivelatori e libri maledetti. Inquietanti segni celesti, feroci predatori, marchi oscuri e “cose” diaboliche. Tutto il campionario del genere horror raccolto nelle pagine di alcuni dei maestri che lo hanno reso grande. Parola di H. P. Lovecraft, Rudyard Kipling, Arthur Machen e molti altri.

Arthur Machen fu tra i maggiori scrittori del soprannaturale, per Stephen King in assoluto il miglior autore di storie di fantasmi in lingua inglese. Nacque in Galles nel 1863 da una stirpe di sacerdoti; si trasferì in giovane età a Londra dove, per mantenersi, cominciò a lavorare come giornalista dedicandosi anche a lavori di traduzione. Nel 1891 diede alle stampe la sua più fortunata opera, Il grande dio Pan. I libri di Machen incontrarono non poche difficoltà editoriali. La vita di Machen fu così funestata dalla miseria e, infine, sconvolta dalla prematura morte della moglie Amy. Riscoperto in America negli anni ’20, in patria rimase sempre un autore sconveniente. Morì ad 84 anni, nel 1947.

H.P. Lovecraft maestro del terrore, poeta del più atavico sentimento umano, fu un filosofo dell’orrore, un profondo studioso dello scandalo prodotto dal presentarsi dell’ignoto. Moderno cartografo di quella fenditura che rende il mondo una terra irrisolta, un vasto confine tra universi sconosciuti. Sulla soglia di questa lacerazione, lungo i suoi oscuri lembi, egli stabilì il suo punto d’osservazione; come un testimone dell’insolito registrò l’effrazione prodotta dal fantastico nel mondo reale e lo smarrimento panico che decentra la psiche.

Rudyard Kipling. Scrittore e poeta inglese – nato a Bombay nel 1865, morì a Londra nel 1936 – fu tra i più noti autori di libri di avventura per ragazzi. Cantore dell'imperialismo britannico, non ne esaltò solo gli ideali, mettendo in luce anche i lati più aspri del dominio coloniale. Raggiunse la notorietà con i capolavori: The jungle book (1894), Captains courageous (1897) e Kim (1901). Meno nota la sua attività di novellista dell’insolito, del misterioso e del terrore. Nel 1907 ricevette il premio Nobel per la letteratura. Negli ultimi anni raccolse un discreto successo con i suoi racconti di fantasmi alla radio e alla televisione inglese.

Algernon Henry Blackwood. Uomo dai mille volti e dai molti lavori: dopo essere stato un farmer in Canada, minatore in Alaska e reporter per un giornale newyorkese, tornò in Inghilterra agli albori del XX sec., e iniziò a pubblicare i suoi primi racconti. Dopo il successo di The Empty House (1906) divenne uno scrittore a tempo pieno. Nel 1908 inventò il personaggio di John Silence, le omonime storie del detective sensitivo aprirono le porte del genere paranormal investigation. Con Tales of the Uncanny and Supernatural (1949) si attestò come uno dei maggiori autori del soprannaturale.

ISBN 9788899370305

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